Pasqua è il momento più importante per i cristiani, dà senso alla vita terrena e rende visibile la prospettiva certa della resurrezione per tutti gli uomini. Don Andrea Tosca offre una testimonianza che inquadra nella corretta dimensione il senso della presenza di Cristo nella celebrazione eucaristica.

Il Sacrificio della Santa Messa non è qualche cosa che sia avvenuto duemila anni fa: sta avvenendo tuttora [] Immaginate quindi Cristo, il Sommo Sacerdote, lasciare la sacrestia del Cielo per l’altare del Calvario. Ha già indossato le vesti della nostra natura umana, il manipolo della nostra sofferenza, la stola del sacerdozio, la pianeta della Croce. Il Calvario è la Sua cattedrale, la roccia del Calvario è la pietra dell’altare, il sole che arde è la lampada del santuario, Maria e Giovanni sono i viventi altari laterali, l’Ostia è il di Lui Corpo, il Vino è il di Lui Sangue. Egli è ritto in quanto Sacerdote, ma è prostrato in quanto Vittima. La Sua Messa sta per avere inizio” ( ven. Mons Fulton Sheen)

Essere sacerdote per Grazia

Nel mio sacerdozio vivo il desiderio e lattesa per me e per tutti i miei confratelli di una rinnovata Pentecoste sacerdotale, di una Grazia ottenuta per intercessione della Vergine Maria per tutti i sacerdoti della Chiesa.

Credo che il Signore offra a tutti i sacerdoti in questo momento la Grazia di una nuova effusione dello Spirito Santo, per purificare il sacerdozio dalle impurità che lhanno sfigurato in questi decenni drammatici e per restituirgli uno splendore di santità come la Chiesa non ha mai avuto dal tempo degli Apostoli. Intuisco che questa Pentecoste viene preparata già nel silenzio e nelladorazione del Santissimo Sacramento.

I sacerdoti che amano Maria e che sono fedeli nel pregare il suo Rosario saranno i primi a beneficiarne. 

Il loro sacerdozio sarà meravigliosamente rinnovato ed essi riceveranno unabbondanza di carismi per sconfiggere il male e per guarire coloro che sono sotto linfluenza del Maligno.

Sacerdote / Alter Christus

Un sacerdote, celebrando la S. Messa, compie lazione più grande che possa fare un uomo: diviene in quellatto sacro della Messa, e in tutti i Sacramenti, Alter Christus e ripresenta il Sacrificio incruento della Croce di Cristo, lazione di salvezza necessaria allumanità e alla Storia.

Quando Gesù istituì il Sacramento del Suo Corpo e del Suo Sangue, lha fatto non solamente per unire più intimamente a Lui membri del Suo Corpo, la Chiesa; l’ha fatto non solo per nutrici e darci la vita eterna; l’ha fatto anche per rimanere presente, vicino e sempre disponibile a quanti avrebbero cercato la Sua divina amicizia attraversolAdorazione Eucaristica, cioè di Lui veramente presente nel Sacramento del Suoamore.
H
a istituito il Sacramento del Suo Corpo e del Suo Sangue pensando prima di tutto ai Suoi sacerdoti. Ha visto ognuno di loro attraverso i secoli fino alla fine dei tempi. Ha visto quelli che si sarebbero avvicinati a lui nel Sacramento del Suo amore e per loro ha gioito. Ha visto anche quelli che sarebbero rimasti lontani da Lui e ha sofferto per loro nelle terribili ore della Passione.

“In sinu Iesu”: locuzioni interiori di un monaco benedettino

Dice Gesù a tutti i sacerdoti:

I Miei sacerdoti sono gli uomini che ho scelto per vivere nell’intimità della Mia presenza Eucaristica. È stato prima di tutto per loro che ho nascosto il Mio Volto e il Mio Cuore nel Sacramento del Mio amore.

Voglio che tutti i sacerdoti facciano l’esperienza del mistero della Santissima Eucaristia come il Sacramento per eccellenza della Mia amicizia divina.

Il sacerdote che si avvicina a Me e che rimane con Me nel Sacramento del Mio amore non sta perdendo il suo tempo; è alla fonte stessa di ogni cosa buona, e Io benedirò il suo sacerdozio di un meraviglioso e fecondo apostolato. Questo è stato il segreto di tanti Miei santi. Soprattutto c’è la Mia Santa Madre, la Mia bellissima e Immacolata Madre Maria. Lei è dove sono Io. Lei è vicina al sacerdote che è vicino a Me nel Sacramento del Mio amore. Nulla regala tanta gioia al Suo Cuore Immacolato quanto il vedere uno dei suoi figli sacerdoti in adorazione dinanzi al Mio Volto Eucaristico. Ella apre le sue mani su di lui e fa cadere una pioggia di grazie sulla sua anima. Ama Mia Madre, ama sempre di più Mia Madre.(In Sinu Iesu, ed. Ancilla)

Capisco ora, sempre più profondamente in questo momento di grazia, lorigine e il fine del mio sacerdozio: conoscere, amare, servire la SS. Trinità donandomi totalmente, non in un fare, vuoto e umano, ma in un contemplare, essere canale della grazia. Entro nella Preghiera che Cristo fa, e mi lascio trasfigurare da lui. Quando innalzo la S. Ostia fiumi di grazia escono e vanno per  il mondo intero, per la salvezza mia e  di tutte le anime.


Don Andrea Tosca

 

Buona Santa Pasqua di Resurrezione a tutti i nostri lettori!

Curriculum di Don Andrea Tosca
Nato a Milano nel 1984, ha frequentato l’oratorio e la parrocchia Santa Maria di Caravaggio in Milano fin da piccolo. Diplomato al Liceo Scientifico Salvador Allende, si è laureato nel 2007 in Scienze dell’Educazione all’Università di Milano Bicocca con una tesi in pedagogia generale sul metodo educativo di don Lorenzo Milani. E’ entrato in seminario di Milano nel 2006 ed è stato ordinato sacerdote nel 2013 (Baccalaureato in teologia)

Per 7 anni è stato Coadiutore a Gorla Minore e Gorla Maggiore e Responsabile dell’Unità di Pastorale Giovanile delle parrocchie di Marnate, Nizzolina, Gorla Minore, Prospiano e Gorla Maggiore.

Per 2 anni è stato vicario parrocchiale a Misinto (MB) e responsabile della Pastorale Giovanile di Lazzate, Misinto, Cascina Nuova, Cogliate, Ceriano Laghetto. Attualmente si trova presso la congregazione dei Servi del Cuore Immacolato di Maria, a Fatima, in Portogallo, per vivere un’esperienza mariana forte di preghiera e servizio al Santuario della B. V. Maria N. S. di Fatima.

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