Sono medico ginecologo e mamma di sette figli, dai 13 anni ai 5 mesi di età.

Non si può dire che io non sappia dell’esistenza dei mezzi contraccettivi, dato che fanno parte del mio fardello formativo. Qualcuno in famiglia sostiene che il metodo naturale a cui ci affidiamo non sia troppo efficace. La verità, come spesso accade, è semplice: abbiamo scelto un metodo naturale (il metodo dell’ovulazione Billings per l’esattezza) e… lo abbiamo utilizzato non per evitare ma per cercare la gravidanza! E’ il bello di questi metodi l’essere double face.
In questi quattordici anni di matrimonio non ci siamo mai annoiati e io ho addirittura scoperto di riuscire a fare più cose di prima (per esempio scrivere filastrocche nottetempo)…convincendomi del fatto che non soltanto i figli sono la vera ricchezza, ma che conferiscono dei superpoteri a noi mamme
(e, a essere onesti anche ai papà, dato che in questi anni il marito si è coinvolto sempre più in associazioni legate al mondo della scuola, dove esercita la sua professione di insegnante con grande passione).

“Abbiamo una figlia speciale: ha una diagnosi di autismo”

Noi abbiamo avuto il dono di una figlia “speciale” (ha una diagnosi di autismo, patologia che io temevo più della sindrome di Down, immaginando l’impossibilità di comunicare con una persona totalmente chiusa nel suo mondo: quanto mi sbagliavo!). Come ci ha testimoniato una mamma amica, madre di due figli affetti da questo disturbo, la malattia di nostra figlia è stata occasione di incontro con persone e famiglie normali e straordinarie allo stesso tempo. Con Maria Sofia abbiamo imparato a non avere pretese sulla performance dei figli o sul loro futuro, ma a entusiasmarci per il loro più piccolo progresso: siamo già fieri e grati solo per il fatto che esistano. Anche l’imperativo sociale di mettere al mondo figli sani (maschio o femmina, l’importante è che sia sano) per noi è diventato irrilevante (l’importante è che sia santo, cioè autentico).

“Sono ginecologa e mostro alle pazienti che la gravidanza è un miracolo”

La mia professione di medico era ed è per sua natura drammatica. Il privilegio dell’essere ginecologa risiede nel poter accompagnare le donne nel miracolo della gravidanza, permettendo loro di veder sbocciare la vita nel loro grembo attraverso l’ecografia. Non di rado alla prima ecografia le donne si commuovono per l’emozione (ai papà capita di solito al momento del parto) e noi medici siamo lì come testimoni di questo regalo magnifico che ci è dato e che tanto segretamente noi donne desideriamo e temiamo allo stesso tempo (siamo “dolcemente complicate” come canta Fiorella Mannoia).

“ Ho visto in alcune donne la tentazione di abortire”

A volte la gravidanza non è cercata e succede di trovarsi di fronte a pazienti che la rifiutano… che fatica! Eppure una volta è capitato che proprio il marito di una di queste pazienti dicesse: “Mia mamma lo ha fatto e non se lo è più perdonato” …anche se si trattava di sua suocera, quella paziente non ha più abortito e oggi è fiera del suo bambino, a giudicare dalle foto che di lui pubblica sul suo profilo.

Ho imparato a fidarmi delle scelte delle mie pazienti, anche quando contrarie alle mie convinzioni più profonde. E’ una questione di libertà. Dio ci lascia liberi e se lo fa Lui, a maggior ragione io. D’altra parte, è solo nella verità che si può essere veramente liberi e quindi io non rinuncio a chiamare bambino o figlio, l’embrione o il feto e nemmeno ad eseguire l’ecografia, soprattutto per accertarci di come stia evolvendo la gravidanza. E’molto diverso infatti, decidere di interrompere una gravidanza o trovarsi di fronte ad una gravidanza che, magari, si è già interrotta spontaneamente. E’ capitato persino che una paziente, determinata ad interrompere la gravidanza, abbia deciso di proseguire scoprendo che si trattava di due gemelli…incredibile, non è vero? Ma vi assicuro che l’ho visto con i miei occhi.

“La Provvidenza esiste ed è sempre a fianco a noi”

Non dimentico mai quello che mi disse un collega ginecologo e padre di sette figli: “Non pensare che io abbia fatto sette figli perché avevo la casa grande: è esattamente il contrario… è la casa che cresce con il numero di figli!” Ne ho fatto esperienza anch’io in questi anni: la Provvidenza esiste veramente e non ci ha mai fatto mancare il necessario… anche in termini di energie psicofisiche!

“Non horruisti uterum”

Vorrei concludere con un’espressione contenuta nel Te Deum che recitiamo alla fine di ogni anno. Si dice “Non horruisti uterum” riferito a Dio. Ebbene, se l’Onnipotente non ha avuto orrore dell’utero di una fanciulla per farsi piccolo e indifeso, non voglio averne nemmeno io, anzi! Considero un onore poter essere a servizio della vita, anche quando è ancora minuscola e imprevista… ma che meraviglia esistere!

Elisa

Se sei in difficoltà per la gravidanza scrivi al Movimento e Centro di aiuto alla vita di Varese.
Non sei sola!

( la pubblicazione della foto è stata autorizzata dalla famiglia)