Ritmi lavorativi

Vi è mai capitato di incontrare un collega che sfreccia a destra e manca, che corre inseguendo scadenze e anche quando ha finito il suo lavoro, continua a correre? Il ritmo lavorativo non assicura qualità del lavoro. Un’ulteriore riflessione emerge dal lavoro che “si porta a casa”, oltre l’orario lavorativo: rispondere a una mail di lavoro, effettuare compiti e mansioni a casa o andare avanti col lavoro. Tutte queste scelte hanno delle ripercussioni su diversi livelli. Primo fra tutti quello di dedicare più tempo del dovuto al lavoro. Questo, però, ha delle conseguenze: meno tempo per la tua vita privata. Che sia il tuo tempo libero, la tua formazione, la tua famiglia. Non siamo solo il lavoro che facciamo, ma assumiamo diversi altri ruoli nella vita (mamma, nonni, fidanzati, mariti e mogli). Se dedichiamo già tutta la giornata lavorativa al nostro impiego e magari anche la sera, quanto tempo di qualità rimane per gli affetti familiari? O per coltivare un hobby, una passione o lavorare su noi stessi? E’ facile cadere nella tentazione del: “Tanto è solo per questa volta” o del “Dai, una mezz’ora in più posso rimanere”, ma poi si concederà sempre di più. Inoltre, la tentazione di immergersi nel lavoro viene, molto spesso, a chi ha una vita privata e sociale povera o a chi ne vuole sfuggire a causa di difficoltà o insoddisfazioni personali.

La domenica: giorno dedicato al Signore

Dio ha istituito la domenica come giorno di riposo e da dedicare a Lui e alla preghiera. Dunque, non solo è bene andare a messa per celebrare il sacrificio di Cristo, ma è anche il giorno della Chiesa e della famiglia. E’ il giorno della Chiesa perché ci si può dedicare alle attività e ai servizi in oratorio o ai servizi in parrocchia e in chiesa, luoghi di incontro fondamentali per noi cristiani, soprattutto per respirare l’aria della Sua Chiesa, renderci conto di non essere soli e per condividere con altri il cammino. La domenica è anche il giorno della famiglia, infatti è tempo prezioso per stare con i nostri genitori, figli, parenti: tutte persone che hanno a cuore la nostra felicità e con cui abbiamo percorso e percorreremo esperienze significative della nostra vita. Per ultimo, ma non per importanza, la domenica è il giorno in cui possiamo ridimensionare le priorità della nostra vita: la mia priorità e correre per guadagnare beni materiali o correre verso la salvezza?

Il valore del riposo

Se lavoriamo tutti i giorni senza mai riposarci, riusciamo ad apprezzare il rientro al lavoro? Il riposo, oltre che una funzione squisitamente di natura psicologica, ha una funzione di recupero fisiologico delle energie fisiche. Sembrerà banale, ma non lo è: bisogna riposarsi e dormire in modo adeguato per recuperare le energie necessarie per ricominciare a lavorare. Molto spesso, chi dedica troppe energie al lavoro soffre di sintomi psicosomatici o altri disturbi associati (disturbi gastro-intestinali, stress, insonnia, dolori articolatori o muscolari, ecc). Inoltre, il nostro cervello e il nostro corpo, entrambi necessari per il lavoro, hanno dei limiti: non possiamo essere concentrati, attenti e produttivi al 100 % tutti i giorni. Questo è bene ricordarselo per non uscire dal lavoro insoddisfatti se non si è riusciti a finire un lavoro o si è lavorato meno rispetto al giorno precedente: non siamo macchine, siamo uomini.

Virginia Banfi

Per approfondire: https://www.lucacoladarci.it/lo-stress-lavoro-correlato-ed-i-disturbi-psicosomatici/