Popolerebbero una metropoli: sono i “nostri” 6.000.000 di  bambini non nati, in Italia,  a causa dell’aborto dal 1978 ad oggi.  Da quando, cioè, è entrata in vigore la Legge 194.

Hai mai pensato che nella tua città, nella scuola di tuo figlio, sul posto di lavoro dove ti rechi ogni mattina, c’è uno spazio vuoto? Un banco in meno, una scrivania che manca…Sono i bimbi assenti per sempre, perché mai nati. Il numero preciso, però, è sconosciuto: sappiamo dalla relazione sull’applicazione della Legge 194 presentata al Parlamento che, nel 2016, sono stati 84.926, un numero che da solo, all’incirca, rappresenta la città di Varese. Città che peraltro presenta anch’essa la sua strage: nel 2016,  3695 le gravidanze, 3005 i bimbi nati, ma ben 525 piccoli rifiutati.

  Purtroppo, però questi sono solo i numeri pubblici: ai dati ufficiali, vanno aggiunti i cosiddetti “criptoaborti”aborto precoce quelli che sfuggono alla legge 194 e che non rientrano nella relazione. Ancora si praticano  gli aborti clandestini (mai estirpati), cui si aggiungono i micro aborti da spirale, pillola del giorno dopo e dei 5 giorni dopo (600.000 e più scatole all’anno vendute dopo rapporti – spesso occasionali – non protetti).

Sono numeri da brivido, se confrontati, per contro, con quelli dei volontari del Movimento e Centro di aiuto alla Vita di Varese, che spendono le proprie risorse per accogliere e sostenere le donne che si presentano allo sportello in ospedale “Del Ponte”: dalla sua apertura fino al 2017 sono state incontrate 1223  donne gravide (non tutte nel I trimestre), con il certificato di aborto in mano. Ben 353 mamme hanno rinunciato alla IVG, stracciato il certificato e accolto il loro bambino! E nessuna di loro si è mai pentita!

Se conosci qualche donna in difficoltà per la gravidanza, che sta pensando di rinunciare al proprio bambino, indicale il numero verde operativo h24, invitala a venire allo sportello dell’Ospedale Del Ponte: troverà una donna amica, che la aiuterà ad accogliere il suo bambino. Non sarà mai più sola!