Cancellato il diritto all’aborto negli USA! I giudici della Corte Costituzionale riconoscono che non esiste il diritto ad uccidere! Vittoria delle associazioni pro-life americane! Avevamo ragione! 

Una donna al telefono, arrabbiata, protesta a gran voce il proprio diritto di abortire. La questione “ aborto” pone dubbi, interrogativi, genera dolore e rabbia. Perché si è a favore dell’aborto? La risposta, spesso, fa riferimento al proprio diritto : ” è il mio diritto morale”. Così il dialogo tra un uomo di fede, un predicatore americano e una ascoltatrice di una trasmissione. Stupende le parole che Ravi Zacharias le rivolge e che riportiamo qui in una libera traduzione ( è possibile vedere il video e ascoltare le parole di Ravi Zacharias, pubblicate su Students for life, qui al termine dell’articolo).

“ L’aborto è un mio diritto morale” giustizia

Mi trovavo all’università dell’Ohio. Durante una trasmissione con un astrofisico, Hugh Ross, una  donna al telefono è arrabbiata e io ho capito perché. Ha presentato la questione “ aborto” e io le ho fatto una domanda, le ho chiesto perché fosse a favore. E lei mi ha risposto “ È il mio diritto morale”. Al che le ho replicato:

Chi decide della vita di un’altra persona compie un’azione morale?

Spesso mi trovo nei campus universitari e pongo questo quesito: Un aereo si trova in cielo e Aereoimprovvisamente precipita, apparentemente senza motivo. Esplode e, stranamente, 10 persone sopravvivono e 70 muoiono. Nell’uso comune, si ritiene sia un’azione divina. E la gente mi chiede:” ma che razza di Dio è un Dio così, per cui 70 muoiono e 10 vivono. Nel fare ciò, Dio è immorale.” A questo punto io chiedo:” Aiutatemi a risolvere  questo enigma: se questa è un’azione di Dio, che ha compiuto questa scelta, di far morire 70 persone e farne vivere 10, voi chiamate quest’azione immorale. Quando voi avete l’opportunità di decidere se qualcuno, dentro il vostro corpo, debba vivere o morire, voi definite questa possibilità il “ vostro diritto morale”. Mi potete spiegare questo enigma?”

Naturalmente a queste domande il pubblico non sa più cosa rispondere, quando si usa la logica è difficile rimanere sul piano delle affermazioni opinabili.

Zacharias ha scritto un saggio in merito, dove presenta queste opzioni, davvero illuminanti.
Ci sono solo quattro possibili opzioni in merito ad un bimbo nel ventre della propria madre.

Le 4 opzioni in merito al bimbo non nato:

1) È una vita e non lo sai.

2) È una vita e lo sai.

3) Non è una vita e non lo sai.

4) Non è una vita e lo sai.

Consideriamo queste quattro opzioni  e il meglio che si può  dedurne è la possibilità di una negligenza Feto gusto criminale, cioè la prima delle quattro opzioni. Ma quante volte ci troviamo nella seconda delle condizioni, cioè sappiamo bene che l’embrione, il feto, sono una vita, sono vivi? Se si trattasse di un bimbo appena nato, ragioneremmo così? Torniamo però a quanto dice Zacharias:

“  Se il tuo bambino di due anni si trova in una fattoria, andresti in giro con un forcone che conficchi in un pagliaio per vedere se si nasconde lì? No? Perché? Non vorresti rischiare di ferirlo. ( si può definire  principio di precauzione)”.

“ Non si tratta della vita della madre, della vita del padre. È un’altra vita”

Ora , detto ciò, la cosa più difficile per un Cristiano e per me, parlo ora personalmente, è che si tratta di una cosa preziosa, che questa vita sia così sacra e così vulnerabile. Non si tratta della vita della madre, della vita del padre. I genetisti dicono che dal momento del concepimento ( leggi il nostro articolo sull’inizio della vita umana) si è di fronte ad una nuova vita. Non conosco genetisti che dicano che non si tratta di una vita.  Si tratta di una nuova vita completamente diversa da quella del papà e della mamma. Credo che il mondo debba dare una risposta: che cosa stiamo facendo se questa è una vita, se davvero è una vita, e noi ne stiamo distruggendo milioni?

Qualcuno potrebbe obiettare che la nostra è una società plurale e nessuno ha il diritto di imporre la propria etica a nessuno. Si può accettare questa verità nel 99% dei casi: se la nostra responsabilità nella vita è di custodire la sacralità della vita, non dovremmo fare del nostro meglio per proteggerla anche? Certo, è evidente che si tratta di un argomento divisivo, ma  noi del Movimento per la Vita faremo  tutto ciò che è in nostro potere per parlare con tutti e con ciascuno della inviolabilità della vita umana.

L’aborto non è l’unica opzione: dare la vita al piccolo è la scelta che può rivelarsi vincente per la mamma.

Se sei in difficoltà per la gravidanza chiama il Movimento per la Vita. Non sei sola!

Vittoria Criscuolo

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