Ognuno di noi sa cosa significhi “tradire” una persona, un’ideale o una vocazione magari solo in teoria e forse anche per esperienza personale. Vi sono film, programmi e serie televisive progettati sul tema della relazione amorosa che abbondano da sempre di coppie che si tradiscono. Possiamo dire che il tradimento è sempre stato un tema che la letteratura ha sviscerato infinite volte, basti pensare al capolavoro della letteratura russa di Lev Tolstoj, Anna Karenina, di grande ricchezza psicologia anche sul tema della relazione amorosa.
Oggi, più che mai, il tradimento è di gran moda sia per la diffusione, l’amplificazione e l’influenza che ne scaturisce dai mass media, sia per il potere di attrazione (e di audience) di uno dei temi centrali della relazione amorosa: la fedeltà e il tradimento.
Il sogno di un amore vero e profondo
In sé, la fedeltà in amore rappresenta una promessa, quindi un impegno, per realizzare insieme un amore autentico, profondo, che resista al tempo. La costruzione di un amore vero che diventi ragione di vita, aperto alla generazione di nuove vite, al futuro, richiede un grande lavoro.
In tal senso, stiamo parlando di un’ideale e contemporaneamente di un sogno che non può in alcun modo prescindere da un “progetto di vita insieme”.
Come ogni progetto che si rispetti, per potersi realizzare, deve prendere vita da un lavoro quotidiano di entrambi, da una reciprocità volta alla realizzazione di una nuova coppia, dotata di un “Noi” unico e indistruttibile.
Quando entrambi i partner s’impegnano a fondo nel loro progetto, altrettanto grande diventa per loro l’intimo orgoglio e l’unione profonda.
Non basta convivere o sposarsi, pronunciando la fatidica promessa di fedeltà per appartenersi e diventare il “Noi”. Quello è infatti solo il primo passo; il lavoro di costruzione del “Noi” può richiedere un lungo apprendistato, fatto anche di delusioni, momenti di sconforto e, purtroppo, forse anche tradimenti.
La spinta verso lo sconosciuto: curiosità e seduzione
Il tradimento è molto spesso presentato come un lasciarsi andare, un soccombere, attratti da una novità che affascina e finisce per sedurre. In senso lato, la seduzione è basata sul gioco di attrazione nei riguardi dell’inesplorato, del mistero, dello sconosciuto. Non riguarda solo l’amore ma qualunque avventura che attiri la nostra curiosità: da un libro nuovo ad una sfida sportiva, dall’acquisizione di un’abilità al fascino, all’attrazione di un sogno legato ad una fantasia.
Tale è il potere della novità ma, in campo amoroso, la seduzione presenta spesso una complessità di motivazioni non facili da decifrare. Molto dipende dalla personalità o dall’educazione o dal tipo di attaccamento vissuto.
Una giovane donna, ad esempio affetta da “dipendenza affettiva” , è inconsciamente spinta alla ricerca di quel bisogno profondo di attenzioni che non è stato mai del tutto colmato. Ed ecco che un suo amico attraente, riuscendo, meglio del marito, ad intercettare tali bisogni, avrà la strada spianata verso la conquista dell’amore della donna.
Capire le ragioni di un tradimento
Perché si finisce per tradire una persona con cui si sognava un amore vero? E’ sempre frutto della seduzione di un’altra persona, più bella, più disponibile o più interessante? Dietro un tradimento c’è sempre una noia, una delusione legata al partner?
Credo che le ragioni di un tradimento possano essere spesso molto più profonde e legate alla difficoltà che la costruzione di quel “noi” comporta. Psicologicamente, è molto importante e particolarmente utile cercare di capire le motivazioni che sono alla base dei reciproci comportamenti.
Molto spesso è questione di personalità e nella coppia si stabilisce una particolare difficoltà di comunicazione. Chi è abituato a tenersi tutto dentro fa più fatica ad aprirsi; forse per abitudine, per timore o per riserbo ma, di fatto, non sa parlare a cuore aperto, non sa comunicare i propri stati d’animo, o i disagi relazionali, un senso di inadeguatezza rispetto ai figli, le preoccupazioni e difficoltà professionali, ecc.
Non è facile essere completamente se stessi, più facile avere una maschera ufficiale che tuttavia non riflette la verità dei propri sentimenti. Si può avere paura di svelarsi per quello che si è, di confessare le proprie debolezze, timori e paure.
Una relazione può rivelarsi disfunzionale quando sotto sotto, ben celata, vige una rivalità inconfessata e probabilmente inconsapevole. Il rapporto di coppia presenta uno squilibrio d’armonia quando, ad esempio, nessuno dei due vuole cedere e pretende di avere sempre ragione.
Una coppia finisce per scoppiare se la fiducia viene tradita dall’altro e la percezione è quella di essere manipolato, strumentalizzato. La coppia non regge se nella relazione coniugale subentrano i familiari dell’uno o dell’altra e le decisioni che li riguardano vengono influenzate o prese da altri.
Anche nella relazione con i figli, lui o lei possono lamentarsi reciprocamente per la difficoltà di essere genitori, per una mancata reale presenza e capacità educativa.
Capita che, non riuscendo a coltivare nel modo migliore la propria relazione coniugale, i due partner rivolgano tutte le loro attenzioni ai figli. Li amano incondizionatamente e vivono fondamentalmente per loro. Tale tendenza li porta per lo più ad accontentarli continuamente, viziandoli.
In una famiglia in cui i genitori vivono un rapporto coniugale insoddisfacente, i figli crescono “fiutando” la verità. Crescono incerti, senza un modello d’amore di coppia forte e, a loro volta, possono andare incontro a difficoltà sentimentali.
Cos’è l’amore?
L’amore è dono, libertà, valore infinito, fonte di vita; è la cosa più grande e bella che ci sia. Il desiderio, la speranza di felicità è di ogni uomo e l’amore è la via, il mezzo per arrivarci. L’amore è cosa buona che salva l’anima, realizza la personalità e fa vivere in pienezza di anima e di corpo.
L’amore è anche un sogno, come un rifugio sicuro di tenerezza, di bellezza, di bontà, che attrae e che dona sicurezza. E’ quella relazione, caratterizzata da gioia e generosità che crea la famiglia, genera figli, dona una senso di pienezza e di stupore.
Fin dalla giovinezza si attende, si ricerca e si sogna la persona destinata a noi con la quale vivere insieme tutta la vita. Ma l’amore è arte e richiede sforzo e saggezza. In un certo senso occorre “acculturarsi” ed impararne la teoria e la pratica. C’è molto da imparare nell’arte di amare!
La costruzione di un amore richiede conoscenza reciproca e generosità
La costruzione di un amore richiede tempo ma fin dall’inizio occorre porre buone basi. E’ fondamentale farsi aiutare innanzitutto per prevenire il tradimento e il conseguente senso di smarrimento e di lacerazione che esso comporta.
Psicologicamente, il tradimento è doloroso e viene vissuto proprio come un lutto, la morte di un sogno, di un ideale e una grande delusione. Richiede un lungo lavoro introspettivo di rielaborazione, di comprensione e, infine, di accettazione per potere essere, in certo qual modo, superato.
Qualora ci si fermi soltanto al fatto in sé, il senso di colpa per quanto commesso o la rabbia e il disprezzo per colui che ha tradito, il grande dolore può lasciare spazio solo alla disperazione e a femminicidi/ominicidi.
Occorre, invece, approfondire, ad esempio, la conoscenza di se stessi e del partner, dello stile comunicativo di entrambi, dei valori su cui si basa la relazione. E’ importante riflettere sullo stile di vita, sulle frequentazioni e le amicizie, sul tipo di rapporto che è stato stabilito con le famiglie d’origine.
Fondamentale è anche capire come funziona il rapporto sessuale, se è soddisfacente o meno. Ci sono coppie che comunicano più con i gesti che con le parole e per questo tipo di persone conta molto la comunicazione che si stabilisce durante il rapporto sessuale. C’è vero rispetto reciproco o si tende ad usare il corpo dell’altro fondamentalmente per raggiungere il proprio piacere?
La società materialista spinge verso l’egoismo
Oggi, vi è la tendenza della cultura dominante a promuovere l’autorealizzazione come must nella vita. E’ questo un pensiero molto freudiano, in cui tutto deve concorrere a permettere la soddisfazione dei propri bisogni, prima di prendere in considerazione i valori e i bisogni altrui, dovuti al prevalere sull’ES dell’IO e del SUPER-IO.
Questa cultura individualista promuove in effetti l’egoismo. Anche in campo sessuale è cambiato il linguaggio: non si usa più dire “fare l’amore” e si preferisce il “fare sesso”, utilizzando un’immagine decisamente più restrittiva del rapporto amoroso e più banale.
Oggi, si promuove la masturbazione come elemento liberatorio della personalità. Pur rappresentando una tappa importante dello sviluppo durante l’adolescenza e parte dell’erotismo, dal punto di vista psicologico e da quello educativo, ai fini della relazione amorosa matura ed equilibrata nonchè di una reale capacità di amare, ritengo che l’abitudine del cercare di procurarsi piacere da soli, sia del tutto diseducante.
Nella relazione sessuale, la priorità è infatti donare amore, tenerezza e piacere al partner. Bisogna educarsi ad avere attenzione per l’altro e ciò comporta una volontà di conoscerlo, capirne la sensibilità e la personalità, per farlo felice. Il piacere arriva comunque, senza essere stato cercato in primis.
Autorealizzazione e significato della vita
C’è desiderio di avere o di non avere figli da parte di entrambi o solo da parte di uno dei due partner? Ad esempio, il desiderio di restare una coppia sterile childfree o dink, deve essere scelta condivisa fino in fondo da entrambi, consapevoli delle importanti conseguenze che ciò avrà nel tempo nel proprio inconscio, nelle reciproche personalità e nella vita di coppia.
Per quale ragione una donna non vuole diventare madre? Come mai un uomo non vuole diventare padre? E’ importante parlarne e confrontarsi quando le scelte sono definitive per non pentirsene più avanti, negli anni della maturità.
Ricordando lo psichiatra austriaco Viktor E. Frankl, nel suo famoso libro “Alla ricerca di un significato della vita” Mursia ed.: “L’uomo non è fatto per appagarsi e realizzarsi, nel senso che l’autorealizzazione è una falsa prospettiva. Infatti, il significato della vita non risiede in particolare nell’appagamento e nella realizzazione di se stessi perché l’uomo non è fatto per appagarsi e realizzarsi.
E’ vero che questi obiettivi hanno un posto nella vita umana ma essi non possono essere considerati se non “per effectum”, e non invece “per intentionem”.
Solamente nella misura in cui noi ci diamo, ci doniamo, ci mettiamo a disposizione del mondo, dei compiti e delle esigenze che a partire da esso ci interpellano nella nostra vita, nella misura in cui ciò che conta per noi è il mondo esteriore ed i suoi oggetti, e non noi stessi o i nostri propri bisogni, nella misura in cui noi realizziamo dei compiti e rispondiamo a delle esigenze, nella misura in cui noi attuiamo dei valori, e realizziamo un significato, in questa misura solamente noi ci appagheremo e realizzeremo ugualmente noi stessi.
In una parola, l’essenza dell’esistenza umana sta nella sua “auto-trascendenza”. E per auto-trascendenza intendo il fatto che essere-uomo vuol dire fondamentalmente essere orientato verso qualcosa che ci trascende, verso qualcosa che sta al di là e al di sopra di noi stessi, qualcosa o qualcuno, un significato da realizzare, o un altro essere umano da incontrare e da amare.”
Per concludere, potremmo dire che il tradimento è spesso la spia di un deragliamento, di un malessere dentro la relazione; può essere il sintomo di una difficoltà nell’entrare in relazione, può smascherare un vuoto, un errore d’impostazione della propria vita. Se elaborato, può anche permettere di conoscere nuovi aspetti di se stessi e trovare risorse interiori prima sconosciute per potere “ricominciare” su nuove basi.
Con l’aiuto di uno psicologo specializzato nella terapia di coppia, si può entrare dentro le difficoltà interpersonali che minano la costruzione di una sana relazione coniugale e trasformare magari un tradimento in un’importante opportunità di crescita personale e di coppia, nonché elevata occasione di perdono, porta da spalancare verso un amore più profondo, più sincero e più maturo.
Susanna Primavera