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Il film

The Help è un film del 2011 Il soggetto del film è tratto dal romanzo L’Aiuto (2009) di Kathryn Stockett, amica d’infanzia del regista e sceneggiatore Tate Taylor. Ambientato negli anni ’60 in Mississipi è una fotografia della condizione degli afroamericani a servzio dei bianchi.

La trama

The Help vede protagonista Eugenia “Skeeter” Phelan, una neolaureata di Jackson (Mississippi) che nel 1963 torna nel suo paese d’origine per realizzare il suo più grande sogno, quello di diventare una scrittrice. Una volta arrivata a casa, però, si renderà conto della situazione anacronistica ancora presente, caratterizzata da un profondo razzismo nei confronti degli afroamericani. Skeeter imparerà a conoscere le cameriere delle sue fanatiche amiche sposate con figli, e riuscirà a ottenere la loro fiducia: le cameriere le riveleranno i segreti sconcertanti tenuti nascosti tra le mura domestiche di queste donne ricche, che non fanno altro che non curare i propri figli e, soprattutto, trattarle male, obbligandole ad esempio a utilizzare servizi igienici differenti dai propri. La giovane scrittrice raccoglierà tutte le testimonianze delle cameriere afroamericane per farne un libro, volume che susciterà molte polemiche nel paese.

Il messaggio

Il film si propone sicuramente come una fotografia della condizione degli afroamericani negli anni ’60 in Mississipi e una denuncia di un aperto razzismo verso di loro. Lo scopo secondario ma non meno rilevante, dunque, è evitare di far ripetere gli errori compiuti nella storia. Il film, però, va ben oltre questo intento: mette in scena i rapporti tra donne, sia bianche, sia nere e le loro interazioni. La pellicola, dunque, è anche una fotografia della condizione della donna in generale: pensiamo ai pregiudizi rivolti a Skeeter poiché sceglie di non legarsi a un uomo per convenienza e lavorare in città. Una narrazione particolarmente toccante, inoltre, è la storia della balia di Skeeter, che l’ha cresciuta, e il modo in cui è stata cacciata da sua madre. Constantine, infatti, è stata cacciata dalla madre di Skeeter per mantenere il potere delle donne bianche su quelle nere.

Il tema della vita

Nel film vengono tratteggiati i temperamenti, i desideri, le azioni di diversi personaggi. Di particolare interesse, però, sono i personaggi che vanno “di male in peggio”, come Hilly. Nel corso degli eventi risulta chiaro come l’odio chiama a sé altro odio, tanto che la donna spedisce sua madre in ospizio solo per aver riso di lei. Il tema della vita emerge anche da una sottotrama secondaria: la storia della signora Foote. Lei, infatti, confessa alla sua domestica che ha avuto degli aborti spontanei e condivide con lei il suo sconforto. Molto toccante è la condivisione del dolore delle due donne, anche perché il lutto per quei bambini è vissuto in solitaria, anche all’oscuro dal marito. Inoltre, la signora Foote soffre anche l’emarginazione dal gruppo delle altre donne bianche a causa di pregiudizi e maldicenze. Penso che la visione di questa pellicola richieda non solo la consapevolezza di ciò che è stato, ma ci spinge anche all’azione: non diffondere la cultura dell’odio e della divisione nella nostra vita, nei contesti nei quali viviamo.

Conclusioni

Skeeter osserva la situazione, i rapporti tra le persone e si chiede se sia giusto o meno. Anche noi siamo chiamati a chiederci se lo status quo sia giusto ed equo per tutti.  L’equità è diversa dall’uguaglianza: è offrire a tutti le risorse necessarie per il benessere. L’uguaglianza, invece, è offrire a tutti le stesse risorse e questo non implica che tutti riescano a raggiungere il benessere. Dobbiamo chiederci continuamente: questo è equo? E se la risposta fosse negativa, dovremmo cercare di trasformarla in positiva con i mezzi a nostra disposizione.

link al trailer: https://youtu.be/UANlpj7ex7M

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link alla trama e attori: https://www.cinematographe.it/recensioni/the-help-emma-stone-recensione/

Virginia Banfi