“ Sono incinta, inaspettatamente, ho paura, molti dubbi, sono anche stata tentata di abortire. Poi ho deciso: mi tengo il bambino! Anzi, la bambina! Devo tutto ad un’amica che ha trovato le parole giuste.”

Riportiamo il racconto dell’amica che ha contribuito alla nascita della piccola Giorgia, una splendida testimonianza dove la vita ha vinto!

Voglio raccontare come ho fatto a convincere un’amica incinta a tenersi il piccolo. Sono cresciuta in una casa dove si respirava difesa per la vita dal concepimento alla morte naturale come se fosse aria fresca. Crescendo poi ho capito che essere pro-life non è soltanto una “questione ideologica” come la definiscono i pro choice, ma una scelta motivata dal buon senso, dalla fede e dalla speranza.Bimba in arrivo

Mi sento dire: “Sono incinta…”

Una ragazza che faceva parte del mio gruppo di amicizie tanti anni fa, ricordo che rimase incinta. Era sconvolta, disperata e spaventata. Non sapeva che fare. L’unica possibilità era abortire e togliersi il “problema” di torno.
La misi in contatto con il CAV della sua zona sperando che potesse trovare conforto e supporto ma era troppo orgogliosa e testarda e finí per non ascoltare nessuno.
Passai tantissimo tempo con lei, telefonate di ore, passeggiate infinite, letture e racconti di donne che ci erano già passate… La sua famiglia l’avrebbe aiutata sicuramente. Ma lei nulla… Ero davvero scoraggiata e triste.(leggi il nostro articolo:” 15 motivi per non abortire”. Sono incinta e non so se tenere il bambino.15 motivi per non abortire )

La domanda giusta al momento giusto

Le feci allora una sola domanda prima di decidere di rinunciare a convincerla, con il cuore che mi faceva male: “e se fosse la tua unica possibilità? Se poi non ti capitasse più questa opportunità, avere un bambino?”Mamma bimba
Lo so, una domanda estrema ma fu la domanda giusta al momento giusto. Si mise a piangere e mi abbracciò forte.

“Ho paura, ma mi tengo il bambino!”

Sua figlia si chiama Giorgia, ha 17 anni ed é l’amore della sua mamma, del suo papà e dei nonni.
E se davvero avessi rinunciato ad aiutarla? Se davvero avessi perso le speranze? Se non ci fossi stata?  Posso ammettere che, sapere che c’è una donna in più sulla terra, mi fa sentire bene, anzi, fortunata! Spesso non è facile, si è tentati di scegliere la strada più veloce e comoda.
Dicono che l’aborto sia un gesto per  “non rovinare la vita a un bambino, perché non si sa che futuro offrirgli”… Io credo che abortire sia un gesto disperato e un po’ egoistico. Dare la possibilità a un bambino di nascere ci rende altruisti, adulti e coraggiosi. Non è facile, ma ne vale la pena!
La vita vince sempre.”

Questa è una storia a lieto fine. Ci sono però altre testimonianze, di donne che non hanno avuto il dono dell’incontro giusto al momento giusto; di donne che hanno avuto paura, che sono state abbandonate dal papà del bimbo. Riportiamo qui il video racconto di una giovane che, invece, ha abortito, ha rinunciato al suo piccolo, portandosi dietro il dolore per sempre. Una testimonianza forte, di aborto a domicilio con RU 486, la pillola che lascia sola la donna nel dramma per sempre.

Se sei in difficoltà per una gravidanza non esitare: chiama o scrivi al Movimento e Centro di aiuto alla vita di Varese. Non sei sola!