I bambini considerati  “scarto” della società

Pedofilia e pedopornografia, due devianze che distruggono l’anima dei minori, creano danni irreparabili per chi le subisce? È di questi giorni una terribile notizia riportata da diverse testate, di alcuni bimbi, sul web,  oggetto di abusi e di violenza. Pedopornografia, reato sul quale stanno indagando le procure di tutta Italia. Ma anche pedofilia, un altro terribile atto criminale ai danni di bimbi innocenti. La “ cultura dello scarto”, espressione ormai diffusa nella nostra società, sembra assumere proporzioni gigantesche e da vergogna quando si tratta di minori. Perché proprio i più piccoli? Proponiamo la riflessione della pedagogista sul male e sulla violenza contro i bambini, anche  a seguito dei due articoli qui riportati e del servizio tv con interviste a Don Fortunato di Noto e al Prof. Alessandro Meluzzi:
1)https://www.ilmessaggero.it/italia/deep_web_dark_web_red_room_cosa_sono_stanze_degli_orrori_17enni_pagavano_bimbi_uccisi_diretta-5347921.html
Bambini seviziati, mutilati e torturati fino all’uccisione, con pagamento attraverso i Bitcoin da parte di spettatori collegati online su siti del “ dark web”.
https://www.youtube.com/watch?v=x_7WIsgBGL4&feature=youtu.be
2) Germania, l’«esperimento Kentler» che per decenni ha affidato minori a noti pedofili: https://www.ilgiornale.it/news/mondo/rete-pedofili-tedeschi-coperta-dalle-istituzioni-abusavano-1871977.html
Una follia affidare minori “difficili”, adolescenti abbandonati e privi della propria famiglia, a pedofili riconosciuti come tali. Quali le motivazioni? Secondo il sessuologo Helmut Kentler solo adulti pedofili sarebbero stati in grado di educare e gestire ragazzi difficili: l’uso della sessualità sarebbe stato una sorta di elemento favorente l’attaccamento tra genitori affidatari e figli problematici.Cerchiamo di fare chiarezza sui traumi di chi subisce atti di violenza pedofila ma anche sul retroterra culturale ed esperienziale di chi li compie.

A) I bambini che finiscono nella rete dei pedofili subiscono danni irreparabili?

Il problema della pedofilia o, più in generale, dell’abuso sui minori è stato ampiamente studiato dal medico statunitense Vincent Felitti.
Negli anni ottanta, Felitti era direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva di San Diego, il CDC (Center for Disease Control and Prevention).
Come direttore, era responsabile del programma di salute per persone obese.
Il programma prevedeva il controllo e la diminuzione del sovrappeso ma, nonostante gli ottimi risultati raggiunti, molti pazienti decidevano di abbandonare il programma e di ricominciare a riprendere peso, con gravi danni per la loro salute.

L’intuizione del dott. Felitti

Questo portò Felitti e la sua equipe a spostare l’attenzione sui motivi di una tale decisione.
Ne emerse uno studio che prese in esame la vita privata ed il vissuto personale dei pazienti di mezza età affetti da sovrappeso.
In ambito statistico, una ricerca deve esaminare almeno 100 casi per essere attendibile.
Felitti e la sua equipe esaminarono 17.000 casi.  Ne emerse che i pazienti in sovrappeso consideravano il loro aspetto fisico come una sorta di protezione rispetto ad aggressioni e ad abusi.
Questi pazienti, durante l’infanzia, aveva subito violenze fisiche o abusi sessuali ed il sovrappeso era considerato il modo migliore di proteggere se stessi. Essere magri significava attirare l’attenzione e quindi esporsi a possibili pericoli.
Nel 1998 Felitti pubblicò i risultati di questo studio, creando una scala di gravità delle violenze subite e dimostrando in modo scientifico che i traumi subiti durante l’infanzia influenzano non solo la sfera emotiva e psicologica ma anche lo stato di salute.
Ulteriori ricerche confermarono questo legame.Questa ricerca fu denominata ACE STUDY, che sta per “Adverse Childhood Experiences Study” (Esperienze Infantili Avverse).
Questo NON significa stabilire un legame indissolubile tra sovrappeso e violenza ma piuttosto significa che i traumi subiti durante l’infanzia non si possono mai dimenticare.
Tuttavia, questi ricordi si possono arginare.

Per chi vuole approfondire si può cercare sul sito originale dove si parla della ricerca di Felitti, impostando le parole chiave ACE STUDY. Si tratta del sito legato all’ospedale di San Diego, in California, dove ha operato il dott. Felitti.
http://www.cdc.org

L’esperienza di Maria Montessori

Riguardo alla capacità ed alla possibilità di arginare le esperienze traumatiche, è particolarmente interessante l’esperienza di Maria Montessori, terza donna in Italia ad essersi laureata in Medicina, nel 1896.
Aveva scelto la specializzazione in neuropsichiatria e le osservazioni condotte sui bambini con problemi psichici erano osservazioni di tipo scientifico.
Nel 1909 pubblicò il suo libro, intitolato “Il metodo della pedagogia scientifica”.
In breve, spiegava come i problemi psichici ed  i ritardi nello sviluppo psico-motorio non si possono cancellare ma si possono arginare attraverso una serie di attività quotidiane, mirate ad acquisire o migliorare competenze specifiche.

L’importanza delle “attività manuali “

Lavorare utilizzando le mani aiuta ad arginare la frustrazione legata ad eventuali ritardi psico-motori e a concentrarsi sulle proprie abilità.
Questo metodo si è rivelato estremamente utile per tutti i bambini, anche i normodotati, perché va ad incrementare le competenze personali e ad accrescere l’autostima.
Pertanto, è fortemente consigliabile anche per i bambini vittime di violenze e abusi. Concentrarsi sulle abilità personali aiuta ad arginare lo stress e la sofferenza vissute.
Per fare un esempio, è come se dentro un cassetto pieno di oggetti preziosi qualcuno avesse gettato 2 o 3 spilli: mentre si cerca un oggetto, si viene punti. Organizzare gli oggetti con una serie di divisori aiuta non solo a trovare subito ciò che si cerca ma anche a mettere in un angolo gli spilli… Non si tolgono gli spilli ma si chiudono in uno spazio dove non fanno più male.
Le attività che si possono svolgere sono varie e numerose, diverse in base all’età dei bambini, ai loro interessi ed al contesto in cui vivono.
Spaziano dallo sport alla pasticceria, dalle attività grafico pittoriche alla musica, dal lavoro a maglia e uncinetto al canto, al ballo ed al teatro.
L’importante è sempre concentrarsi sulle abilità personali dei bambini, senza ricordare il trauma subito ma enfatizzando i successi ottenuti.

B) Chi agisce da pedofilo ha avuto problemi durante l’infanzia?
Riguardo alla radice della pedofilia, non esistono al momento ricerche scientifiche dettagliate, tuttavia si può affermare che la maggior parte delle persone che agiscono così ha subito violenze o abusi durante la propria infanzia. In genere, il fattore scatenante è sempre una forte delusione o frustrazione in ambito personale o lavorativo, pertanto una persona che ha sempre avuto una condotta irreprensibile, improvvisamente cambia. Purtroppo la delusione e la frustrazione fanno parte della vita umana, pertanto si può dire che la pedofilia può colpire tutti gli strati sociali, dalla persona senza fissa dimora al professionista plurilaureato. È importante perciò vigilare su noi stessi e sui nostri bambini.

La testimonianza di due sacerdoti

Ci siamo già occupati su questo sito delle tematiche legate a pedofilia e pedopornografia, così scottanti. È possibile leggere contributi di due sacerdoti. Don Fortunato di Noto, che ha fatto della guerra alla pedofilia e alla  pedopornografia, la sua missione di vita, con un durissimo intervento: Pedofilia? L’orco è ovunque. Risponde don Fortunato Di Noto

Anche Padre  Sean Kilcawley analizza il problema partendo dalla realtà degli Stati Uniti:   Pornografia e masturbazione, una dipendenza pericolosa: i consigli dell’esperto.

Riflessioni a margine dell’orrore:

1) le abitudini che prima erano delle sette sataniche si sono diffuse a macchia d’olio grazie a internet.

2) chi ha avuto un passato di sofferenza/ delusione/ abbandono/ abusi trova nei video e nel web lo specchio della propria vita: chi non ha vissuto tutto ciò, non guarda mai questi video.

3) la live, la diretta, da l’illusione di essere fisicamente presente sulla scena del crimine e le richieste che vengono fatte a pagamento offrono l’illusione di essere gli esecutori…

4) siamo di fronte ad una patologia psichiatrica, il sadismo, legata generalmente a sofferenze subite: si replica su qualcun altro ciò che si è subíto per far comprendere il proprio stato d’animo.