Medjugorje collinaSi è svolto anche quest’anno il festival dei giovani a Medjugorje, un paesino della Bosnia Erzegovina a pochi km dalla città di Mostar.
E come ogni anno, anzi sempre di più, il festival dei giovani è stata una vera esplosione di gioia!
Si sono riuniti più di 70mila ragazzi da più di 70 Paesi diversi, rappresentati ufficialmente dalla propria bandiera nazionale! Tra questi Paesi erano presenti Italia, Bosnia Erzegovina ma anche Usa, Porto Rico, Brasile, Canada, Giappone, Hong Kong e Cina…

Quest’anno il festival ha raggiunto la sua 34esima edizione: era stato ideato e organizzato per la prima volta nell’estate del 1989, grazie all’ intuito del compianto Padre Slavko Barbaric.
Padre Barbaric, sacerdote francescano, teologo, psicologo e psicoterapeuta, aveva proposto ai giovani cinque giorni di riflessione sulla Parola di Dio, sulla spiritualità mariana e sullo scambio di esperienze di fede tra i giovani.

Dal 1989 a oggi: milioni di giovani a MedjugorjeMedjugorje giovani

Il primo festival, nel 1989, ha visto la partecipazione di circa 100 giovani.
Quest’anno erano più di 70.000 ma nessun tour operator internazionale ha mai pubblicizzato l’evento: ogni anno partecipano circa 5000 persone in più rispetto all’anno precedente ma solo grazie al passaparola…

Il programma del festival si svolge nel piazzale allestito proprio dietro la parrocchia di Medjugorje, dedicata a San Giacomo apostolo. Davanti all’altare esterno, sia al mattino sia al pomeriggio, si alternano una serie di toccanti testimonianze (esposte dai diretti interessati), canti, preghiere e brevi danze, che coinvolgono giovani, adulti e bambini di ogni nazionalità!

Il calcio e il S. Rosario

Particolarmente seguita è stata la testimonianza di Zlatko Dalic, allenatore della nazionale di calcio della Croazia: ha parlato ai giovani di come abbia l’abitudine di tenere sempre il Santo Rosario in tasca, anche durante le partite della sua squadra. Se qualcosa va storto, tenere in Medjugorje allenatore calciomano il Rosario gli permette di fidarsi di Dio e di affidare a Lui ogni cosa. Ha infine parlato dell’importanza di affidare al Signore i propri obiettivi perché, quando tutto è affidato a Lui, ogni cosa va a posto. Anche quando i nostri obiettivi non si realizzano come noi avevamo desiderato, il Signore offre sempre nuovi obiettivi e nuovi orizzonti.

Ascoltiamo ora le testimonianze di alcuni dei partecipanti al festival:

Annamaria, 16 anni, da Milano

I miei genitori si sono conosciuti proprio durante uno dei festival dei giovani qui a Medjugorje, nell’anno 1999.
Mi hanno sempre parlato di questo festival, di fatto sono cresciuta con i ricordi che si scambiavano a vicenda tra di loro. Non avevo mai partecipato di persona al festival e questa è stata per me la prima volta. Devo dire che non me lo sarei mai aspettato così coinvolgente e profondamente emozionante!
A casa nostra siamo tutti credenti ma, quando termina la Messa la domenica esco subito dalla chiesa. Qui a Medjugorje, invece, terminata la Messa, restavo al mio posto senza accorgermene e continuavo a seguire il programma della preghiera proprio come tutti gli altri miei coetanei. Non si trattava di una allucinazione collettiva ma della certezza che lì sull’altare era davvero presente Gesù, l’unico che può risolvere i nostri problemi e guarire le nostre ferite!

Silvia e Massimo, famiglia da Torino

Siamo Silvia e Massimo, abitiamo ad Orbassano , in provincia di Torino.
Quest’ anno, insieme alle nostre figlie Arianna e Laura, siamo stati al festival dei giovani di Medjugorje.
Eravamo già stati al festival da sposi, senza figli, 23 anni fa e abbiamo avuto la grazia di ritornare quest’anno .
Siamo venuti per ringraziare Maria e Gesù del dono immenso dei figli e per tutte le grazie ricevute in questi anni.
È stata una gioia indescrivibile vedere migliaia di giovani inginocchiati a pregare, gioiosi nel cantare e ballare l’amore per il Signore. Speriamo di ritornare un altr’anno sempre per ringraziare e pregare per la pace nelle famiglie e nel mondo.

Marcella, dalla città di SassariChiesa Medjugorje

Marcella condivide la stessa gioia:

È la prima volta che vengo a Medjugorje ma mai avrei pensato di trovare tanta gioia!

La presenza di Dio e dello Spirito Santo è percepibile in ogni momento del Festival: dalle testimonianze ai balli, dal Rosario all’Adorazione del Santissimo, dalla Confessione alla Messa! Tutto porta alla bellezza dell’amore di Dio per intercessione di Maria. Tanti giovani da tutto il mondo si sono riuniti dimostrando che la Chiesa è viva e che Dio ci ama!

Francesca, 14 anni, dalla Sardegna

Per me è stata la prima esperienza e vorrei tornarci l’anno prossimo, è un’occasione che consiglio a tutti.
In questi cinque giorni ho fatto amicizia con un gruppo stupendo, mi sono trovata molto bene e spero di ritrovarli il prossimo anno.
Ci sono stati momenti molto forti e dopo aver fatto quest’esperienza ho imparato tante cose tra cui anche avere molta fede in Dio! Ho imparato che Dio sarà sempre con noi in ogni momento e anche se non lo vediamo è sempre al nostro fianco. Le persone che ho incontrato lì erano molto simpatiche e mi mancano tanto. E’stata un’esperienza unica che consiglio a tutti!

Una coppia con tre figli al seguito

Partecipare al festival per noi è di fondamentale importanza perché torniamo Medjugorje statua della Madonnainnanzitutto in una terra Santa e ci sentiamo chiamati, accolti e abbracciati dalla mamma Maria… 

Proviamo sempre una emozione diversa ogni volta che andiamo al festival, perché la Madonna non ci chiama ogni volta per lo stesso motivo ma per cambiare sempre in meglio il nostro cuore.
La prima volta che abbiamo partecipato al festival era l’estate del 2006, durante il nostro viaggio di nozze…
poi man mano la famiglia è cresciuta e siamo tornati con i nostri figli (anche durante la gravidanza) ed ora sono 13 anni che partecipiamo e ci sentiamo come trasportati lì ogni volta.
È bellissimo vedere che i nostri bambini stanno crescendo e ogni anno vivono il festival in modo diverso.
Il figlio più grande quest’anno ha ballato per la prima volta e ha anche suonato uno strumento con il papà e con un gruppo di pellegrini irlandesi, io ho cantato insieme a tutti loro, il mio secondo figlio ha parlato l’inglese con tutti e traduceva le mie conversazioni: aveva gli occhi raggianti e non mancava mai di inginocchiarsi sui gradini della chiesa e davanti alla statua della Madonna che si trova sul sagrato. Entrambi i figli poi hanno servito a messa presso la chiesa di Thialina e anche presso la casa per bambini orfani gestita da suor Cornelia, mentre noi genitori abbiamo animato i canti.
Infine, la nostra figlia più piccola ha festeggiato il suo compleanno e si è commossa ❤️ non voleva andare più via: ha pianto tantissimo al rientro perché diceva che Medjugorje era un posto troppo bello.
Mio marito ed io abbiamo poi rinnovato la nostra consacrazione davanti al Cristo risorto, perché avevamo scelto il rito del matrimonio con il crocifisso, proprio come come è consuetudine a Medjugorje.
Medjugorje per noi è il cielo sulla terra.

Vittoria Criscuolo