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Maternità surrogata come prostituzione

La pratica della maternità surrogata può sembrare anche una forma di evoluzione della prostituzione. In questo video di Pro Vita si dice chiaramente che “come nell’evolversi di tutte le cose, anche certe forme di schiavitù trovano nel tempo un loro sviluppo. Un’organizzazione criminale che sfrutta le donne per metterle sulla strada, oggi potrebbe trovare più semplice e redditizia una nuova forma di tratta. Ragazze povere e senza mezzi anziché essere messe sulla strada possono essere trasferite in Gran Bretagna, dove la maternità surrogata è permessa, e avviare lì una gestazione per altri. Una prostituta all’anno rende al proprio trafficante 57.000 Euro, la maternità surrogata ne rende 120.000… Se si calcolano le cifre più o meno ufficiali, a tutte le agenzie che si occupano della compravendita di gameti, degli uteri in affitto, il business degli avvocati, dei medici, sono decine di miliardi di dollari“.

Nella povertà nuove forme di schiavitù

In Nigeria una sottospecie di maternità surrogata è già praticata fin dal 2001. Molti orfanotrofi venivano convertiti in cliniche di surrogazione molto artigianali perché mancavano i mezzi tecnici per farlo. Venivano allora violentate, messe incinte e poi il bambino venduto. Oggi, tutto ciò viene fatto in modo più semplice. E’ come se si dicesse in modo più subdolo: “Io non ti stupro, non ti violento, ti chiedo solo di aiutare altre donne.” Questa interpretazione sta conquistando tutto l’occidente e la gente pensa di fare del bene“.

Inganno della surrogata come motivazione nobile

In USA, le agenzie che si occupano di maternità surrogata come Prepara, Extraconceptions, sono presenti anche in Italia. Hanno siti accattivanti dove tutti sembrano felici e contenti. Si parla di “donare la vita a qualcuno”, di “dare la vita a un angelo” per presentare questa ignobile forma di maternità come un’esperienza meravigliosa…

In questo filmato una donna ucraina si racconta: “Ho già tre figli: 4, 6 e 8 anni e mi piace molto la sensazione di essere incinta ma dopo tre non ne posso più avere. La mia motivazione è nobile: dare di nuovo la vita per un nuovo essere umano. Per ora non lavoro e mi occupo dei miei figli. Mio marito è costruttore, falegname. Viviamo abbastanza bene, abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Con questi soldi della clinica potremo comprare un nuovo appartamento per i bambini.

Tecnologia ed etica: tutto ciò che è possibile è anche lecito?

L’utero in affitto non è etico, anzi è il contrario. Il concepito viene trattato alla stregua di un manufatto.

Cos’è un bambino? Cos’è un essere umano?

Le moderne tecnologie ci consentono oggi di fare cose meravigliose come ad esempio guarire malattie prima inguaribili ma anche produrre armi sempre più leggere, facili da usare e micidiali. La tecnologia ci stupisce e ci affascina ma deve anche preoccuparci e farci riflettere. Infatti, non tutto ciò che è possibile è sempre lecito, giusto e opportuno. Bisogna analizzare anche gli interessi che sono in gioco.

La scienza riproduttiva oggi con le sue nuove tecniche di PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) ha la possibilità di abbracciare la fecondazione, la clonazione ed effettuare manipolazioni del DNA, può sperimentare su embrioni umani, usare cellule staminali e altro ancora. E’ lecito che l’uomo possa dare la vita in laboratorio a nuovi esseri umani? Con la ectogenesi in futuro sarà probabilmente possibile nascere in un utero artificiale, diventando madre senza gravidanza e senza più fare l’amore. Perché si viene al mondo?

Perché si viene al mondo? Il senso della vita

Forse per soddisfare il desiderio di genitorialità di genitori che non sanno accettare il proprio destino di infertilità o di sterilità o di solitudine? Nel caso dell’infertilità, pur comprendendo umanamente il dolore dovuto alla mancanza di generatività, psicologicamente un vero e proprio lutto da superare, ci si deve chiedere se il proprio desiderio è anche un “diritto”, solo per il fatto di esistere come desiderio? E’ lecito volere un figlio a tutti i costi, anche superando i limiti posti dalla natura? E’ vera emancipazione femminile, la mercificazione del corpo di una donna? Che ne sarà della famiglia in futuro? Che ne sarà del rapporto affettivo penalizzato nel fare l’amore e del significato della sessualità?

  1. Occorre ribadire i valori su cui si fonda il rispetto umano come l’indisponibilità del corpo di un’altra persona, specie dietro compenso, per rispetto della sua dignità
  2. Ogni persona deve sempre essere considerata il fine del proprio agire e non un mezzo (manipolazione altrui) per raggiungere i propri scopi (come ci ha insegnato il filosofo Kant)

Il Card. Elio Sgreggia, padre della bioetica, in un articolo sull’Osservatore romano del 1998 intitolato “Per una legge significativa sulla procreazione artificiale” scriveva queste parole:

“La dottrina cattolica continuerà a chiedere alle coppie cattoliche, comunque, una più piena e più alta prospettiva, quella del personalismo plenario, il quale esige che ogni creatura sia procreata da un atto di amore responsabile e personale, espresso nella pienezza della donazione sponsale.”

Non dimentichiamo che la Legge 40 ha come riferimenti di base:

  • la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo
  • la protezione dell’embrione umano
  • la tutela della famiglia

Il Movimento per la Vita in prima linea sul valore dell’embrione umano

Il prossimo convegno del Movimento per la Vita Italiano sarà il n° 40 e sarà anche il 4° Forum della Federazione Europea “Uno di noi”. E’ previsto on line dal 13 al 15 novembre e avrà come tema: Tu sei per me unico al mondo. Non si vede bene che col cuore.

Le parole della Presidente Marina Casini sono illuminanti sulla considerazione e il valore intangibile della vita umana: “Un tema che ci porta a riflettere sulla grandezza e sulla bellezza della vita umana ma non in senso generico e astratto, bensì reale e concreto: il TU è la chiave di tutto, a noi è chiesto di vedere con lo sguardo del cuore e della mente la preziosa unicità di ciascuno dal momento in cui il TU è concepito nel silenzio e nel tepore del grembo della mamma (ma anche, come purtroppo avviene, nel freddo e asettico contenitore di un laboratorio). In quel piccolissimo TU c’è già tutta la ricchezza della vita umana e quell’invito all’amore che si fa accoglienza e solidarietà, a quel “Sì alla vita” che rende il mondo più bello.

Tra i vari workshop di approfondimento tematico ci sarà anche questo tema della fertilità umana.