Introduzione

Il divorzio è un evento che modifica il corso della storia familiare. Nonostante la Legge 54/2006 abbia stabilito il principio di bigenitorialità, non sempre assistiamo alla sua applicazione. Con tale Legge, si è proposto nel panorama giuridico l’affidamento condiviso dei figli, ma il collocamento è ancora prevalentemente presso la casa materna. Questo accade poiché vige ancora lo stereotipo secondo il quale la donna è, per sua natura, più idonea a occuparsi dei bambini.

Orfani dell’autorità

Oggigiorno assistiamo alle conseguenze della marginalità della figura paterna nella nostra società, una società senza padri. La conseguenza più evidente è una società permissiva e ci troviamo davanti a una nuova malattia, quella degli orfani dell’autorità (Marzano, Urbinati, 2017), figli che perdono la possibilità di sperimentare esperienze di responsabilità, razionalità e regolazione emotiva. Il padre è un promotore di competenze sociali necessarie all’emancipazione dalla dipendenza infantile.

Dare voce al padre

In un’intervista ad alcuni padri, viene chiesto loro riguardo il rapporto con i propri padri. Emerge un forte senso di solitudine. Questi padri hanno attuato una frattura, allontanandosi da ciò che non ha avuto per restare ancorato in un rapporto ideale mai esistito. Il rischio è, quindi, un vuoto identitario e una spaccatura nel proprio sentimento di appartenenza (Andolfi, 2001)

Conclusioni

La letteratura ha sostenuto (Hurstel, 1999) che il padre, in misure diverse e a seconda delle condizioni culturali, ha sempre provato affetto per i figli. Pertanto, più che parlare di “nuova paternità”, bisognerebbe riflettere sulla nuova autorizzazione che la società dà agli uomini per esercitare la paternità.

Andolfi, M., Mascellani A., Mazzoni, S. (a cura di) (2021). La ferita familiare del divorzio. San Giuliano Milanese: FrancoAngeli

Virginia Banfi