Un mese di maggio a Varese dedicato alla riflessione sul tema della maternità, dell’accoglienza, della genitorialità e alla spiritualità.

Le associazioni “Insieme per la Vita” ci parlano di maternità

In tal modo le associazioni “Insieme per la Vita” hanno voluto creare dei momenti speciali in cui sviluppare una riflessione sul privilegio grande dato alle donne di diventare “madri”. Aspettare un bambino che cresce lentamente dentro di noi, è veramente un miracolo ed un’esperienza che stupisce e colma di gratitudine quando il bimbo è desiderato e l’attesa viene vissuta in serenità. La scienza oggi conferma pienamente quanto nella donna tutto, dalla costituzione fisica alla struttura psichica, concorra a renderla naturalmente adatta al concepimento e alla gravidanza. Impossibile non percepire il bambino che si ha partorito come un “dono” formidabile, il più grande dei regali: “Ho acquistato un uomo dal Signore” (Gen 4, 1). Ricevere un dono porta naturalmente a rispondere con altrettanta generosità ed è per questo che una donna è capace di tutto per aiutare, difendere e far vivere la propria creatura, perfino di rinunciare alla propria vita, se necessario, per quella del figlio. E sappiamo quanto sia determinante per il benessere e la crescita del bambino, l’amore, la tenerezza, la cura, la delicata attenzione della madre verso il proprio figlio, in particolare nei primi anni di vita ed in special modo nel primo anno.

Ciononostante la maternità non si limita alla sola generatività perché è una di quelle esperienze che prende tutta l’interiorità di una persona e si può diventare madri anche solo spiritualmente e psicologicamente. Infatti, se ripensiamo a Gesù sulla croce, prima di morire, quando invita la propria madre Maria ad accogliere il discepolo Giovanni come suo figlio, noi possiamo ben comprendere come la maternità sia in fondo alla base un atteggiamento di accoglienza, di protezione, di guida, di dedizione verso qualcuno che ha bisogno di una donna che gli faccia da madre. In questo senso in una famiglia, anche il padre rappresenta una figura di riferimento essenziale, sia pure completamente diversa da quella materna e che, proprio per questa sua alterità, integra e completa l’azione femminile con uno stile accogliente e protettivo proprio, concreto ed essenziale, attento, forte e sicuro.

Una Mostra d’arte come un Inno alla Vita

Il programma degli eventi prevede per il 1 maggio una Mostra d’arte dal titolo “Soffio di Vita” presso la Madonnina in Prato a Biumo Inferiore, che sarà inaugurata dopo la S.Messa delle ore 20.30 da don Carlo Garavaglia. Gli orari della mostra sono 10.30-12/ 15.30-18. Le opere presenteranno la maternità come soffio di vita, un soffio di voce pronunciato davanti all’Angelo, un piccolo grande sì, il sì di Maria. Dal soffio di una donna che si fa madre a un altro soffio di vita, quello della sua creatura che viene al mondo. Così, di soffio in soffio la vita si espande e si rinnova nel corpo, nella carne e nel sangue della donna per la vita del mondo. Di ciò parleranno in modo singolare le opere presentate. Una mostra d’arte come un inno alla maternità, culla dei secoli e della storia del mondo.

Testimonianza delle Famiglie per l’Accoglienza

Il 10 maggio in serata alle ore 20.45 presso l’oratorio di Bizzozero, si terrà l ‘incontro con l’associazione “Famiglie per l’accoglienza” sul tema “Accoglienza, un’esperienza possibile”. Si parlerà di accoglienza a tutto tondo sia sul versante dell’adozione che su quello dell’affido. Verranno a testimoniare la loro esperienza alcune famiglie che hanno creduto in questa possibilità di amare e accogliere chi ne aveva tanto bisogno per vivere.

Una “maternità” dedicata ai più poveri

L’ultimo incontro è previsto per il 18 maggio alle ore 19 presso i Missionari Comboniani in via della Missione 12 a Venegono Inferiore, con Valdenia Aparecida Paulino, una donna avvocato, che racconterà la sua vita accanto ai più poveri, agli esclusi, alle prostitute; esperienze che l’hanno portata a creare una Comunità di recupero e un Centro per la difesa dei diritti umani. Una “maternità”, la sua, molto coraggiosa ed impegnata socialmente.

Momenti per coltivare l’anima

Numerosi anche i momenti di spiritualità attraverso la forma della preghiera, ogni settimana in una località diversa: il 2 maggio alle ore 18 presso i Frati Cappuccini di Viale Borri 109; il 9 maggio alle ore 16.30 presso la cappella dell’Ospedale del Ponte; il 14 maggio alle ore 20.45 presso Santa Maria della Gioia alla Brunella e infine il 22 maggio alle ore 20.30 presso l’Istituto Maria Ausiliatrice in Piazza Libertà 9.