In questi ultimi giorni, sotto un capriccioso sole d’agosto, nuovi episodi di criminalità e di razzismo ad opera di giovani e giovanissimi ci preoccupano per il futuro: lunedì a Lignano Sabbiadoro nel locale Arena Beach in provincia di Udine, colmo di ben 5000 persone, è stato di nuovo utilizzato lo spray urticante, finalizzato al furto di oggettini di valore. Visti i precedenti, il concerto è stato giustamente interrotto subito e alla fine il cantante Salmo di Sfera Ebbasta ha giustamente detto: “ Nonostante la tragedia di Corinaldo, continuate a fare i deficienti!

A Pisa, un’ennesima ragazza minorenne è finita in ospedale per l’assunzione di un cocktail di alcol e droghe, forse cocaina mal tagliata. Era l’evasione del fine settimana trasgressivo, a casa di amiche, lontano dai genitori. La ragazza si è lasciata affascinare dagli spacciatori che si nascondono dietro i muri della città promettendo forti emozioni, ed è finita in coma etilico.

Criminalità e razzismo

Anche i frequenti e gravi episodi di intolleranza, odio e razzismo preoccupano oltremisura.  Negli Sati Uniti con un ritmo che nel tempo spaventa per puntualità, ai massacri del passato si è aggiunto, nelle scorse settimane, quello della strage nel supermercato Walmart a El Paso, in Texas con molti morti e feriti. Una settimana prima, un ragazzo di 19 anni di origini italo-iraniane, aveva sparato sulla folla durante il Garlic Festival di Gilroy, in California, uccidendo 3 persone tra cui un bambino di 6 anni. Le motivazioni ideologiche sono legate al suprematismo e al razzismo. Che l’America fomenti il commercio delle armi anche nel proprio paese è fuor di dubbio, data l’estrema facilità con cui si possono acquistare e tenere in casa. E’ la logica dei duri di cuore che usano le armi da un lato per arricchirsi e dall’altro per uccidere con la pena di morte: la disumanità è legge negli Stati Uniti.

In Italia, in queste settimane è stato introdotto il “Decreto sicurezza”, 10 anni fa ilReato di clandestinità” e la “Legge Bossi-Fini per l’espulsione degli irregolari, una legge che oltre ad essere costata cara alla Giustizia, non ha ottenuto nessun effetto di contenimento, nessun argine alla irregolarità. L’Espresso di allora consacrò la sua copertina al razzismo: “ Razzisti senza vergogna: In tutto il Nord, le nuove regole volute dalla Lega creano un clima di apartheid. Che testimonia come ormai anche l’intolleranza sia accettata da intere comunità. (…) Le ronde e i diktat della Lega. Così il nuovo apartheid non crea più scandalo”.

Ma le migrazioni sono fenomeni di massa da gestire in tutt’altro modo, con politiche di integrazione e l’utilizzo dei corridoi umanitari, con una revisione del regolamento di Dublino e non ultimo il diritto d’asilo. Nel frattempo in Italia il clima è peggiorato, è diventato sempre più ostile allo “straniero”, percepito come minaccia alla propria sicurezza e domina ormai incontrastata la paura del diverso. Anche l’islam per un certo periodo è stato percepito come una minaccia, seguita da polemiche sui crocefissi nelle aule e sulla possibilità o meno di indossare il velo nella società occidentale. Tuttora  i Rom sono mal tollerati e si ordina di sgomberare i campi nomadi oppure gli edifici occupati abusivamente… Clima di sospetto, rifiuto e caccia all’uomo, mancanza di apertura mentale e strumentalizzazione politica di chi imposta la campagna elettorale sulla paura degli stranieri, senza alcuna vergogna.

La paura del diverso è il germoglio del razzismo

Sempre nello scorso fine settimana, a Napoli, ad opera di minori ancora atti di violenza per intolleranza: due immigrati bengalesi, venditori ambulanti regolari, sono stati presi a sassate da una banda di ragazzi tutti minorenni, tra i 15 e i 16 anni e sono finiti in ospedale. I cittadini napoletani sono sempre più preoccupati e il sindaco De Magistris ha commentato l’episodio in questo modo: “ Non si può affermare con certezza che si sia trattato di un fenomeno di “razzismo”, ma sicuramente si è trattato di un atto grave di bullismo che si configura sempre come una aggressione a chi è apertamente più debole o è stigmatizzato come tale. Ultimamente la propaganda di una certa politica ci consegna i migranti come figure più marginali della nostra società.” Ma in passato si è visto anche di peggio quando i barboni sono stati bruciati vivi sempre da giovani teppisti!

L’integrazione che funziona

In Germania funziona, lo rivela uno studio dello Jab, l’Istituto federale di ricerca sul mercato del lavoro di Norimberga. L’integrazione dei rifugiati nel mondo del lavoro tedesco funziona meglio di quanto si prevedeva dopo l’ondata del 2016 quando arrivarono 800.000 migranti dalla Siria in guerra. Più del 40% dei rifugiati che vivono in Germania lavorano. Ciò grazie al sistema duale introdotto nel 2000, basato sull’apprendistato e la formazione gratuita erogata dall’Agenzia federale del lavoro. Il governo di Berlino dopo il 2016 ha cambiato radicalmente la sua strategia in materia di accoglienza di rifugiati e la Germania sta vincendo la sua sfida dell’accoglienza e dell’inserimento nella società degli stranieri.

La lotta al razzismo inizia con l’educazione

Nel suo libro “Il razzismo spiegato a mia figlia” Tahar Ben Jelloun, romanziere e giornalista (Premio Goncourt nel 1987 e nel 1998 dalle Nazioni Unite Premio Global Tolerance Award.), spiega l’origine del razzismo nella naturale diffidenza verso il diverso e quindi non conosciuto; perché si ha sempre paura di ciò che non si conosce. E’ un comportamento istintivo che si supera però con la cultura; con l’uso del ragionamento imparo a vivere insieme allo straniero, inizio a capire che non siamo soli al mondo e che esistono altri popoli, altre tradizioni, altri modi di vivere che sono altrettanto validi dei nostri. Non si nasce razzisti, lo si diventa per cattiva educazione: l’educazione alla chiusura, all’intolleranza, all’odio, alla vendetta e alla violenza.