Quanti padri mancano all’appello della paternità?

Molte donne ci chiedono aiuto perché sono rimaste in attesa di un bimbo e sono state abbandonate dal compagno. Sono tanti infatti coloro che, pur avendo messo incinta una donna, non vogliono saperne del figlio; spesso le spingono ad abortire. Non di rado abbandonano entrambi, madre e figlio, al loro destino, andandosene.

Alcuni padri mancati sfuggono alla propria responsabilità spesso con la scusa che la gravidanza è un problema della donna, in quanto solo lei può decidere se portarla avanti o meno. Vi sono uomini che affrontano il tema della paternità senza rendersi conto di cosa significhi davvero “essere padre”, talvolta senza nemmeno porsi il problema. Ci sono molti casi disperati e vi sono anche donne che hanno paura di rimanere sole e si affidano incautamente agli uomini, senza valutare sufficientemente le conseguneze del loro agire ma ognuno è davvero un caso a sé.

Sul versante dei padri assenti, credo che non si tratti soltanto di generica immaturità o di semplice egoismo.

Sessualità ed erotismo nella società moderna

Alla base forse vi è un’idea della sessualità vissuta come un’attività fine a se stessa. Sanno costoro che la sessualità è una parte dell’amore e che senza amore la sessualità è esclusiva ricerca di piacere? Sanno che l’amore è un sentimento di dedizione verso un’altra persona, che presuppone conoscenza e condivisione di ideali, un progetto di vita insieme? Sanno che fare sesso non è l’amore che appaga e che rende felici?

La modernità ci ha passato l’idea che la sessualità possa essere fruita al di fuori di una relazione stabile, magari con qualcuno che si è appena conosciuto, senza storia alle spalle. L’ideale erotico della modernità sta nel proporre esperienza di sesso per il puro gusto di conoscere e provare il piacere sessuale, un’esperienza essenzialmente coito centrica. Ma, come diceva Reich, la capacità sessuale non sta nella capacità erettile nell’uomo e nella capacità orgastica nella donna bensì nella capacità di fruire con piacere delle proprie espressioni corporee e psichiche; non solo nell’atto sessuale ma anche in tutta la vita affettiva.

Sai respirare profondamente usando il diaframma? Sai rilassarti rimanendo da solo in una stanza e respirando consapevolmente per almeno 20 minuti durante la tua giornata? Se non ne sei capace, rischi di non sapere nemmeno godere veramente nel fare l’amore e forse di non conoscere mai il vero piacere erotico che nasce dall’intima fusione delle anime e dei corpi. Per sentirsi realizzata, una persona deve avere un Io integro: corpo, mente, anima, emozioni e consapevolezza, tutto si deve bilanciare in modo organico, equilibrato e creativo e portare ad uno stato di salute.

Cos’è la ricerca del piacere?

Il piacere va al di là dell’atto sessuale e nel piacere sono coinvolti l’immaginazione, i sogni e il mistero. Il fascino della personalità dell’altro nella sua totalità è più grande dell’atto sessuale in sé e fare l’amore con uno sconosciuto non è così appagante come farlo con una persona con cui ci sentiamo uniti nell’anima e nel corpo. Infatti, Lacan diceva che “è chiaro che è parlando che si fa l’amore” , cioè le parole, lo sguardo, il modo di muoversi, di interagire, il tono della voce, l’atteggiamento, la tenerezza, il modo di pensare, il sentimento espresso. Insomma è un corpo e una mente unica, un mistero assolutamente speciale per noi ciò che ci fa innamorare e fa scattare il desiderio, non un banale atto carnale. A volte è il silenzio a rappresentare l’unione delle anime, l’intesa è così forte da non avere bisogno nemmeno delle parole e basta lo sguardo per capirsi, per intendersi, per vivere insieme. Allora è solo il corpo a parlare dell’amore delle anime con il sentimento e la tenerezza di un amore profondo, di chi conosce l’essenza dell’altro e non solo la sua pelle.

Cosa significa diventare padre?

Anche nelle aziende il fatto di incontrare un giovane padre, di avere una famiglia da mantenere, è un dato favorevole all’assunzione. La persona appare subito matura e responsabile, più affidabile. Pensare che è giunto il momento di dedicarsi a qualcuno in modo esclusivo senza temere di perdere la propria libertà perché libertà è solo fare una scelta. Se preferiamo restare soli, siamo liberi di farlo. Se invece abbiamo capito che con lei stiamo bene e ci intendiamo come con nessun altro, possiamo fare un passo verso la paternità.

Come sottolineano i vescovi in questo febbraio della Vita 2021, l’importante è l’uso che facciamo della nostra libertà e il significato più autentico di una vera libertà è mettersi al servizio della vita. La libertà in fatti non è un fine ma uno strumento, il mezzo che abbiamo per fare delle scelte, per realizzarci.

Desiderare una donna per la vita e successivamente desiderare un figlio “nostro”. Avere una concezione della sessualità che va al di là dello sfogo ma che diventa uno strumento di comunicazione con l’anima dell’altro, senza temere di svelarsi, di mettersi a “nudo”, non solo nel corpo ma ancor prima nel pensiero, nelle emozioni, certi di essere amati per quello che siamo nella nostra interiorità. Un uso della sessualità quindi che non cerca più l’altro come mezzo per un egoismo personale ma che lo cerca per profondo rispetto, per farsi dono continuo nell’amore per sempre.

Un’esperienza che rende migliori e che realizza

Nell’uomo diventare padre è dal punto di vista psicologico un’esperienza molto importante, trasformativa e gratificante, proprio per la responsabilità che tale rapporto implica. Non si è più solo figli ma si diventa genitori, padri appunto. La prospettiva cambia e si acquista in maturità, dignità e profondità dell’essere.

Il figlio ti ama, ti cerca, ti osserva, dipende da te, ti ammira e ti imita perché vuole assomigliarti. La relazione richiede un impegno anche educativo verso la prole, e il senso di protezione richiesto ad un padre nei confronti della propria famiglia, aumenta la propria autostima, realizza in pienezza la propria mascolinità e rende più umani, affidabili e autorevoli.

Una conferenza sul tema della paternità (anche on line)

Il programma del mese per la Vita prevede una conferenza sul tema della paternità che si svolgerà il 12 febbraio dalle ore 18 a Varese, presso la Chiesa di Masnago, un tema di grandissima attualità che ci riguarda tutti e a cui è possibile partecipare: vai a questo link.

Susanna Primavera