Di fronte al dolore di una coppia che attende un bimbo con prognosi infausta, bisogna aver rispetto. Rispetto per ogni scelta presa. L’esperienza della Quercia millenaria
Noi Quercia, crediamo fermamente che si possa scegliere soltanto conoscendo a fondo le due strade. L’esperienza della Quercia millenaria in Toscana, si pone come obiettivo proprio questo. Regalare la possibilità di scegliere conoscendo anche le esperienze di chi decide di continuare la gravidanza, tenendo stretta la mano alle mamme ed i papà che sentono il bisogno di confronto, accoglienza, amore e comprensione. Ma conosciamo più a fondo questa associazione.

La Quercia millenaria Toscana

Quando abbiamo deciso di creare La Quercia Toscana ODV la legge del terzo settore era cambiata, per andare avanti con il nostro servizio dovevamo essere iscritti presso la regione di provenienza.

A Novembre nel 2019 abbiamo fondato insieme a mio marito, alcune famiglie e dei medici l’associazione.

Mi presento, mi chiamo Bianca De Pascalis e sono mamma di tre meravigliosi figli, Vanessa,  Gabriele e Michele,  e sono la presidente dell’associazione La Quercia Millenaria Toscana ODV.

La “ mission” della Quercia millenaria

Ovviamente la domanda è: cosa fa La Quercia Millenaria e perché l’abbiamo fondata? Per Dolorequanto mi riguarda dobbiamo andare indietro fino al 2007 quando, con grandissima gioia, scopriamo di aspettare un altro figlio, a quel tempo Vanessa aveva tre anni e dopo di lei avevamo avuto una gravidanza interrotta in maniera spontanea quasi subito.

Iniziamo a fare i primi controlli, tutto stava procedendo bene, mancava solo sapere se fosse maschio o femmina. Arriviamo all’ecografia morfologica e decidiamo di portare con noi Vanessa, così, usciti di lì saremmo andati a comprare qualcosa.  All’improvviso tutto è cambiato, quei momenti li ricordo benissimo,  la confusione, il non comprendere cosa stesse succedendo, il non capire perché noi, perché nostro figlio, il dolore, la paura, la disperazione,  il senso di impotenza ,  il non poter far nulla ma solo aspettare che lui morisse nel mio grembo.

Avevamo scoperto che era un maschio, ma che aveva una patologia non compatibile con la vita, quindi non ci dovevamo “affezionare” a quel feto: ma come potevo non amare mio figlio!

Iniziammo varie visite e rimandavamo sempre quell’appuntamento,  con mia figlia, di andare a comprare qualcosa per quel fratellino che non avrebbe visto mai, che dopo circa una settimana sarebbe morto nel mio grembo.  Eravamo disperati e soli, nessuno ci capiva, soprattutto del perché non si volesse interrompere subito la gravidanza e perché aspettare… ma io non volevo far questo a mio figlio, anche se per gli altri era solo un feto terminale con l’ascite.

L’amore per il bimbo supera il dolore e la disperazione

Cuore rosa rossaUna nostra amica iniziò ad ascoltare il nostro dolore e le nostre lacrime e  tramite lei abbiamo trovato La Quercia Millenaria Onlus, che ha la sede a Roma e che si occupa di gravidanze con diagnosi infausta, bambini con patologie o terminali e anche loro, Sabrina e Carlo, avevano avuto nel 2003 una diagnosi infausta di terminalità fetale ma, il loro bimbo,  Giona era vivo e oggi ha ben 19 anni con una buona qualità della vita.

L’incontro con il Prof. Giuseppe Noia

In più scoprimmo che l’associazione è affiancata da medici, infatti, dopo la chiamata con Sabrina Pietrangeli e il prof. Giuseppe Noia, in poco tempo, dalla città toscana dove abito, Giuseppe Noiami ritrovai a Roma, presso il Policlinico, e iniziai subito le visite con il prof.Noia, che mi fece una domanda ben precisa:  “ Come lo volete chiamare vostro figlio ?“. A quel punto, io e Alessandro si rimase con gli occhi sbarrati, increduli a quella domanda. Quel feto terminale era nostro figlio Gabriele.  Iniziai a fare le prime paracentesi, l’unica speranza per nostro figlio Gabriele togliere quei liquidi che lo soffocavano.  La gravidanza andò avanti, io sempre ricoverata in ospedale e Alessandro e Vanessa in una casa a Roma, messa a disposizione dall’associazione. Non siamo stati mai lasciati soli, il supporto di Sabrina e Carlo era fondamentale. Gabriele nasce il 23 Giugno 2007 per poi lasciarci il 27 Luglio dello stesso anno: è vissuto 34 giorni, il suo sistema linfatico che non funzionava gli ha provocato questa ascite. Forse alcuni di voi penseranno che è stato tutto inutile, che era meglio abortire! Vi posso assicurare che non è così,  attraverso questa storia abbiamo potuto aiutare molte famiglie in Toscana e non solo, molte famiglie oggi hanno i loro figli tra le braccia e ci ringraziano del servizio che offriamo ogni giorno.

La Quercia e i suoi frutti

Oggi La Quercia Millenaria Onlus non esiste più come tale, ma potete trovarne i figli. La Quercia Millenaria Toscana- La Quercia Millenaria Lombardia- La Quercia Millenaria Veneto. Abbiamo tutte lo stesso scopo: “Non lasciare mai nessuno da soli”.  Siamo famiglie che hanno vissuto il dolore e abbiamo medici che ci sostengono, così riusciamo ad aiutare famiglie da tutta Italia perché “ L’impossibile può diventare possibile “, come dice un angelo oltre oceano che ha reso possibile la vita di una nostra baby quercia.

Bianca De Pascalis

Sito www.laquerciamillenaria.it

Blog https://laquerciamillenariatoscanaodv.wordpress.com/

Articoli del Prof. Noia sul nostro sito:

Aborto e dolore del feto: intervista al ginecologo, Prof. Giuseppe Noia( video)

Corona virus e gravidanza: la parola al ginecologo, prof. Pino Noia