I costi e l’efficacia della PMA, procreazione medicalmente assistita, detta anche Fecondazione artificiale, al centro della riflessione del dott. Angelo Francesco Filardo, dopo la pubblicazione sul sito dell’ AIGOC del comunicato stampa che analizza i risultati della procedura in oggetto. Nel silenzio generale, anche di testate importanti, si consuma ogni anno il sacrificio di embrioni prodotti e destinati a morte certa, e il dolore delle donne, che cercano disperatamente di avere un bambino. È possibile leggere altri articoli in merito, sul nostro sito. (Qui: Fecondazione artificiale: risponde il ginecologo, Dott. Angelo Filardo e qui : Fecondazione assistita; mortalità femminile: numeri inquietanti in Italia)

1) La PMA è una terapia della sterilità coniugale?

Procreazione medicalmente assistita

 

No. La pma non è una cura per guarire dalla sterilità coniugale, ma un insieme di tecniche che consentono di ottenere in laboratorio l’incontro di uno o più ovociti con degli spermatozoi della coppia richiedente, cioè il concepimento di nuove vite umane e di trasferirle qualche giorno dopo nel corpo della stessa donna cui sono stati prelevati gli ovociti (fecondazione extracorporea omologa) o di una donna diversa da quella cui sono stati prelevati gli ovociti fecondati dal seme della coppia richiedente (fecondazione extracorporea eterologa con donazione di ovociti), o dal seme di un donatore (fecondazione extracorporea eterologa con donazione di ovociti e seme) o nella stessa donna cui sono stati prelevati gli ovociti che vengono fecondati dal seme di un donatore (fecondazione extracorporea eterologa con donazione di liquido seminale). Non tutti i trasferimenti degli embrioni in utero si impiantano e non tutte le gravidanze clinicamente accertate giungono a termine: in media dal 2004 al 2019 solo il 16,09% delle coppie che si sono sottoposte a fecondazione extracorporea ha avuto un figlio in braccio.

2) Quanto costa la PMA?soldi valigia

I costi della fecondazione assistita dipendono dalla tecnica scelta, il centro dove viene effettuato, la regione, il numero di volte che viene ripetuto il trattamento etc.. Secondo uno studio effettuato di recente, sembra che in media il prezzo della fecondazione assistita sia di 5.000 euro. 

Ci sono Regioni in cui nei Centri Pubblici il ticket è di soli €. 36 ed altre dove arriva a €. 600/1.000.

Ma il vero costo della pma non è quello economico, ma quello delle numerosissime vite umane innocenti esposte coscientemente a morte certa (166.970 nel 2019 per far nascere12.797 bambini vivi, cui bisogna aggiungere 62.077 embrioni sicuramente crioconservati) per soddisfare il desiderio di avere un figlio. L’età in cui è più facile concepire naturalmente è intorno ai 30 anni – il Governo e le Regioni non fanno niente per aiutare ed incoraggiare le coppieed ogni anno che passa rende sempre più difficile avere una gravidanza.

3) Quale è l’età massima per la donna cui è consentita la PMA?

Varia da Regione a Regione. Nel 2011 il Veneto portò da 43 a 50 anni il limite di età per la donna inserendola nei LEA ed in quell’occasione sia noi dell’AIGOC che Carlo Flamigni, uno dei massimi esperti, ci trovammo d’accordo nel ritenere assurda questa delibera affermando che Le probabilità di successo per una donna di 50 anni sono vicine allo zero.” Va aggiunta però un’altra considerazione, molto grave anch’essa: “…il danno maggiore è quello psicologico. Rischiamo di mandare in frantumi il cuore di molte donne che si illudono di poter avere un figlio nonostante l’età avanzata.”

La Regione Lombardia nel 2019 abolì il limite dei 43 anni.

Dal punto di vista scientifico il limite massimo di 42 anni è scientificamente giustificato dal fatto che più alta è la mortalità materna sopra questa età come pure quella delle donne con IMC (indice di massa corporea) uguale o superiore a 30 per una maggiore mortalità materna anche ad un’età inferiore ai 42 anni.

4) Quante probabilità di successo ci sono per la donna?

Nella fecondazione extracorporea omologa a fresco nel gruppo di età 35-39 anni il numero di donne Medici neonatocon figlio/i in braccio scende al 14,45% (11,81/ cicli di trattamento), si abbassa ulteriormente a 6,50% (5,31%) nelle donne di 40-42 anni, per quasi scomparire 1,68% (1,37%) nelle donne di età 43 anni. Nelle donne trattate con scongelamento di ovociti della stessa donna l’efficacia si riduce al 10,82% (9,91%) nelle donne di 30-35 anni, mentre è lievemente superiore 6,86% (6,83%) in quello di 40-42 anni ed in quello di età 43 anni con il 3,45% (3,16%). Nelle coppie trattate con scongelamento di embrioni i risultati sono migliori in tutti i gruppi di età: in quello di 40-42 anni si passa dal 17,03% se si considera il numero delle coppie al 13,72% se si considera il numero di cicli di trattamento; nelle donne con età 43 anni se consideriamo il numero delle coppie trattate abbiamo l’8,04% con figlio/i in braccio, che scende al 6,48% se consideriamo il numero di cicli cui sono state sottoposte le coppie.

Per la fecondazione extracorporea eterologa la relazione non ci ha fornito i dati per gruppi di età per cui possiamo dire che: nelle coppie trattate con seme donato abbiamo il 18,48% di coppie con figlio/i in braccio/cicli iniziati; nelle coppie trattate con donazione di ovociti il 23,51% di coppie/cicli iniziati, con le donazioni di embrioni il 25,37% di coppie con figlio/i in braccio/cicli iniziati.

5) Come mai i mass media non hanno ancora riportato queste notizie?

È quello che mi sono chiesto quando il 30 gennaio sono andato a guardare sul sito del Ministero della Salute ed ho visto che il 12 gennaio 2022 era stata pubblicata la relazione oggetto della nostra riflessione.

Quello che mi rattrista e preoccupa di più è che anche dopo la pubblicazione del nostro Comunicato Stampa quotidiani come l’Avvenire non ne abbiano fatto alcun cenno. È un segno gravissimo di decadimento morale, che richiede un risveglio etico di chi crede nella sacralità e dignità di ogni vita umana dal concepimento alla morte naturale.

6) Perché l’accorato appello ai Parlamentari?

I dati di quest’ultima relazione ministeriale dimostrano che nel 99,3% dei casi sono stati trasferiti in utero 1-2 embrioni (nel 7,8% tre embrioni), quindi confermano la validità scientifica dell’art. 14 della legge 40/2004 abolito nel 2009 dalla Corte Costituzionale, per cui dopo 13 anni è ora di reintrodurlo con l’obbligo all’impianto anche in più trasferimenti.

( Intervista al Dott. Angelo Filardo di Vittoria Criscuolo)

 

Curriculum del dott. Angelo Francesco Filardo

Laureato in Medicina e Chirurgia – Specialista in Ostetricia e Ginecologia in servizio presso la Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Foligno, è stato responsabile della Struttura Semplice di Ostetricia e Perinatologia fino al 31 marzo 2010, data in cui ha chiesto di essere collocato in quiescenza. Ha continuato ad esercitare la professione di ostetrico ginecologo fino al 31 luglio 2021.

Nel gennaio del 1976 ha partecipato al primo incontro di presentazione del Metodo Billings in Italia presso l’Auditorium dell’Università Cattolica di Roma in occasione dell’inaugurazione del Consultorio Familiare.

Da lì è nato un crescente interesse per il metodo Billings, che lo ha spinto a scegliere come specializzazione l’Ostetricia e la Ginecologia.

Nel dicembre 1978 assieme alla moglie ha frequentato il Primo Corso in Italia del Metodo Billings in occasione del X anniversario dell’H.V..

Nel 1981 (marzo – maggio) è direttore scientifico del Primo Corso Organizzato in Italia, a Fabriano, per Insegnanti del Metodo Billings da Maria Rosaria D’Amico (suor Domitilla).

Il 12 luglio 1981 fonda a Foligno il  Centro “Amore e Vita” Pianificazione Naturale della Famiglia – Centro Regionale Umbro del Metodo Billings, di cui è tuttora Direttore.

Nel 1985 fonda a Foligno il MpV ed il CAV, che nel novembre 1986 organizza a Foligno il VI Convegno Nazionale dei CAV con un’appendice di sensibilizzazione sui Metodi Naturali pubblicando nel 1987 gli atti. “Metodi Naturali Verità e Libertà dell’Uomo”, di cui  scrive lui stesso la prefazione per sottolinearne lo scopo.

Nel 1989 pubblica la I edizione dell’opuscolo La Fecondità Umana, che – dopo ripetute ristampe – nel 1996 viene arricchito da altre 8 pagine dedicate alla contraccezione e nel 2004 da una più ampia iconografia e da  altre 4 pagine dedicate alla fecondazione in vitro. Il 18 maggio 2021 si giunge alla VIIIedizione in occasione del 40° anniversario dell’annuncio della fondazione del Centro Amore e Vita.

Il 27 ottobre 1990 fonda la Federazione Regionale dei CAV e MpV Umbri di cui è stato il primo presidente.

Nel triennio 1994-1997 è stato  Vice Presidente Nazionale MpVItaliano.

E’ membro del Coordinamento Nazionale del Metodo Billings come capo scuola storico e come coordinatore regionale.

Dal 2003 cura il sito www.lafeconditaumana.it .

E’ socio fondatore del Comitato Verità e Vita (9 luglio 2004).

E’ socio fondatore e membro del Consiglio Direttivo dell’AIGOC (Associazione Italiana Ginecologi e Ostetrici Cattolici – 25 marzo 2009) e v.presidente nazionale dal 2016.