Primo congresso nazionale COMITATO DIFENDIAMO I NOSTRI FIGLI

LogoCOMITATO DIFENDIAMO I NOSTRI FIGLISabato scorso a Roma giornata intensa. Abbiamo partecipato, come Delegazione del Comitato locale della provincia di Varese al Congresso indetto dal Comitato Nazionale Difendiamo i Nostri Figli nato per l’organizzazione della grande manifestazione del 20 giugno in cui un milione di persone hanno concretamente testimoniato la volontà di una gran parte degli italiani di fermare il dilagare delle ideologie ispirate dalla teoria del “gender”, ideologie che tentano testardamente di radicarsi nella società attraverso diversi provvedimenti di legge ancora oggi in corso di dibattimento ai vari livelli del nostro sistema parlamentare. Grazie a quella manifestazione che ha consentito di aprire sui mass media, pur tra grandi resistenze, la discussione su temi fino ad allora nascosti al grande pubblico, il cammino di tali provvedimenti è stato fortemente rallentato.FotoCOMITATO DIFENDIAMO I NOSTRI FIGLI

Ma il rischio che tale percorso riprenda è alto. Per questo grazie ad un lavoro intenso e coinvolgente, dal Comitato originario stanno nascendo sul territorio nazionale, dalla Valle d’Aosta al Friuli, dalla Lombardia alla Sicilia, numerosi Comitati locali. Al congresso ne erano presenti una quarantina i cui delegati hanno offerto un panorama di iniziative già attuate o in progettazione, tese soprattutto a far conoscere i pericoli connessi alla diffusione di questa “cultura” e ne hanno risottolineato la negatività degli effetti che, soprattutto sui giovani, sono potenziale causa di futuri disastri psicologici. E non è una “fobia”, è una sconcertante realtà. Molti sono i politici nazionali che hanno assistito (Mario Mauro, Maurizio Sacconi, Maurizio Gasparri, Carlo Giovanardi ecc) senza intervenire, alle relazioni dei 14 fondatori del comitato nazionale e successivamente alle esperienze dei comitati locali appena nati fra questo il nostro di Varese. Quello che ci ha positivamente e veramente colpito è stata la loro (dei comitati locali) chiarezza di intenti, la generosità del loro lavoro, la convinta determinazione nell’opera di coinvolgimento che stanno portando avanti; in sintesi la bella e lodevole loro umanità. In queste mani siamo sicuri che ancora una volta il “popolo” che già ha animato la precedente manifestazione, avrà successo. Superata l’attuale fase di ingolfamento del processo deliberativo del nostro Parlamento, è certo, peraltro, che soprattutto il disegno di legge “Cirinnà”, sul quale sembra essersi concentrata l’attenzione di certa politica, riprenda il suo cammino. A quel punto, dovremo essere pronti a tornare a ricoagulare gli sforzi di chi vuole difendere la famiglia così come disegnata dalla nostra Costituzione e tornare a manifestare.

Chi volesse trovare maggiori notizie sul Comitato e le sue ramificazioni territoriali, informazioni e documentazione sui temi trattati e sulle iniziative in corso e molto altro ancora potrà consultare il sito https://www.difendiamoinostrifigli.it/.