L’importanza del Dialogo e i Rischi della Riduzione del Danno:
Riflessioni su Eutanasia e Leggi Etiche
Don Francesco Giordano
Human Life International/Vita Umana Internazionale
Negli ultimi articoli pubblicati su Avvenire e Il Timone , https://www.iltimone.org/news-timone/ddl-suicidio-assistito-e-il-contributo-dei-cattolici/l’avvocato Domenico Menorello ha sottolineato l’importanza del dialogo riguardo alla proposta di legge sul suicidio assistito. Tuttavia, la sua posizione ha sollevato preoccupazioni tra diversi autori, tra cui Tommaso Scandroglio, Daniele Trabucco, Renzo Puccetti e Lorenzo Fontana, che avvertono come questo approccio possa sminuire la gravità della legge proposta e le sue implicazioni etiche e morali.
Il Contesto del Dibattito
Menorello ha espresso sostegno per il disegno di legge (Ddl), evidenziando alcuni aspetti positivi, come il divieto per il Servizio Sanitario Nazionale di prestare assistenza al suicidio. Tuttavia, Tommaso Scandroglio ha risposto criticando questa visione, sottolineando la necessità del dovere dello Stato di tutelare la vita umana, un principio fondamentale secondo il Magistero della Chiesa, che rende moralmente illecito depenalizzare l’aiuto al suicidio.
Aspetti Positivi e Contraddizioni nel Ddl
Menorello riconosce nel Ddl alcuni elementi positivi, ma Scandroglio avverte che la creazione di un Comitato di valutazione, che possa dare pareri positivi, collabora formalmente con atti malvagi, rendendo la norma moralmente inaccettabile. La contraddizione si manifesta anche nel fatto che, sebbene il Ddl dichiari la nullità degli atti che attentano alla vita, prevede la depenalizzazione dell’aiuto al suicidio, creando una palese incoerenza tra la legge e il principio etico di tutela della vita.
Responsabilità Morale di Chi Vota
Un aspetto cruciale evidenziato da Scandroglio è che votare a favore di questa legge implica approvare anche le sue parti illecite. Come sottolinea Tommaso d’Aquino, una legge contraria alla legge naturale non può essere considerata autentica legge. Pertanto, chi vota per una norma che autorizza l’aiuto al suicidio assume una responsabilità morale condivisa.
Ampiezza del Bacino dei Potenziali Assistiti
Menorello sostiene che i soggetti coinvolti sarebbero ristretti, ma Scandroglio mette in luce che i criteri del Ddl potrebbero ampliare notevolmente il numero di potenziali beneficiari, inclusi pazienti con patologie croniche. Questo solleva interrogativi su quanto possa essere effettivamente limitata l’applicazione della legge.Notiamo che, negli anni recenti, in vari paesi—come il Canada—i paletti (e le eccezioni) vengono rimossi una volta che la legge viene approvata. Mi sembra logico prestare attenzione a questi esempi del cosiddetto ‘Overton Window.’ Oggi parliamo di anziani in sofferenza; domani, potremmo riferirci a persone con vari handicap. Tale arbitrarietà è stata presente anche durante la Seconda Guerra Mondiale. Possiamo affermare che i risultati sono stati davvero mostruosi. La Legge deve dare ordine, non arbitrarietà.
Vediamo come la legge—benché S. Tommaso la definisca ‘legge positiva’ dopo la legge eterna, la legge divina e la legge naturale—influisca sulla cultura. Massimo Gandolfini ci ricorda che in Italia, con i suoi 58 milioni di abitanti, ci sono state solo
La Depenalizzazione di un Atto Illecito
La presenza di un Comitato che approva condotte illecite senza sanzione è vista come problematica. Puccetti, un altro autore, sottolinea che lo Stato ha il dovere morale di proteggere la vita umana e depenalizzare il suicidio assistito è considerato immorale e ingiusto. Inoltre, la normativa proposta potrebbe favorire l’accettazione sociale del suicidio assistito, erodendo il rispetto per la vita.https://www.iltimone.org/news-timone/fine-vita-perche-la-legge-sarebbe-un-errore/
Riferimenti al Magistero e alla Dottrina Morale
L’articolo di Puccetti cita più volte Evangelium Vitae, affermando che la responsabilità morale di un atto ingiusto non può essere giustificata se l’atto stesso è intrinsecamente sbagliato. La depenalizzazione e l’approvazione di leggi ingiuste sono contrarie alla dottrina cattolica, che vieta di partecipare o sostenere atti intrinsecamente ingiusti.
Il Rischio di un Dialogo Divisivo
Infine, Stefano Fontana mette in evidenza come la divisione tra i cattolici, alimentata dalla strategia di dialogo e confronto, favorisca le forze laiche e progressiste. Se il disegno di legge sul suicidio assistito passerà al Senato, ciò potrebbe avvenire grazie all’atteggiamento di alcuni cattolici che, attraverso la riduzione del danno, si mostrano disponibili a negoziare e a compromettere i principi fondamentali.https://lanuovabq.it/it/quanti-danni-fanno-i-cattolici-della-riduzione-del-danno
Conclusione
In sintesi, il dibattito riguardante la proposta di legge sul suicidio assistito è complesso e carico di implicazioni morali. Mentre il dialogo è certamente importante, la tendenza a cercare compromessi indebolisce la posizione dei cattolici e facilita l’introduzione di normative che minacciano la vita. È fondamentale mantenere ferma la difesa dei principi non negoziabili e opporsi a leggi che, anche se presentate come “migliori”, rimangono intrinsecamente ingiuste e in contrasto con la dignità umana e la legge naturale.
Don Francesco Giordano