Cosa pensano i politici di sinistra in merito all’aborto? C’è forse qualche spiraglio a favore del piccolo non nato, anzi, meglio: il bimbo non nato ha qualche speranza di sopravvivenza, in un mondo nel quale le leggi sull’aborto dipendono dai politici di sinistra?

Vediamo le dichiarazioni del segretario del PD, Elly Schlein, in merito:

https://www.facebook.com/ellyschlein1/photos/a.215160458694091/1415839605292831/?type=3

Sul profilo di Elly Schlein, agosto 2020 si legge: Dopo 10 anni finalmente son state aggiornate le linee guida e l’ #aborto farmacologico potrà essere effettuato fino alla 9a settimana e senza ricovero.‬

Un passo avanti importante per garantire il diritto a scegliere e in sicurezza.
Bravo Roberto Speranza
#RU486 #moltopiùdi194

Dove sono i diritti del bambino non nato?

Il diritto di scegliere in sicurezza, di chi? Della donna, solo della donna. Nella gravidanza, però, gli “ attori” sono tre, donna, bimbo, uomo, e uno di loro non può parlare per difendersi, quindi dovrebbe contare su mamma e papà. Ma il papà, stando alla legge 194, non può esprimere il proprio parere, non può opporsi alla decisione della donna. Il risultato è che la madre viene lasciata da sola nella scelta, apparentemente sovrana della sua decisione, nella realtà invece tristemente abbandonata da tutti, comprese le istituzioni.
Colpisce poi un’altra questione: la superficialità con la quale si sponsorizza la RU486, la pillola abortiva.  Intanto, vale la pena ricordare che i farmaci sono prodotti dalle case farmaceutiche, che guadagnano miliardi grazie anche alle scelte ideologiche dei politici. Se però si avesse veramente a cuore il bene della donna, ci si preoccuperebbe dei gravissimi problemi derivanti dalla pillola abortiva, come ben documentato da nostri articoli, anche con testimonianze drammatiche di chi ha assunto questi farmaci e ha fatto scoperte terribili.

Leggiamo per esempio l’esperienza raccontata da Abby Johnson, in un nostro articolo https://www.vitavarese.org/pillola-abortiva-i-bambini-del-tutto-formati-fluttuano-nellacqua-del-water/#

Abby Johnson descrive l’orrore della pillola abortiva, RU486:” piccoli bimbi fluttuano nell’acqua del water, completamente formati, a 12/14/16 settimane di sviluppo”

aborto“Stanno passando questi bambini nel bagno, i bambini completamente formati – 12, 14, 16 settimane nell’arco della gravidanza – le cui mamme hanno emorragie nel loro bagno, incapaci di raggiungere una struttura di assistenza di emergenza guardano nel bagno e vedono il loro bambino completamente formato, fluttuante lì nell’acqua del water.”

Aborto a domicilio: l’apice della solitudine della donna

Oppure, è possibile ascoltare le parole di una giovane donna, che ha abortito e si è pentita amaramente. https://www.vitavarese.org/aborto-a-domicilio-agghiacciante-testimonianza-di-una-giovane-donnavideo/

Abortire a casa con la pillola RU 486 e trovarsi da sola, a tu per tu con il bimbo che stai uccidendo: questa la drammatica testimonianza di Natascia, una giovane donna che “ ci ha messo la faccia”, ha voluto raccontare in prima persona il dolore e la menzogna dell’aborto a domicilio, l’aborto “ fai da te”. Forse un coraggio così non si può spiegare se non come il disperato tentativo di riscatto, di dare un senso diverso alla propria vita, aiutando altre donne a non commettere lo stesso errore. Sono le sue RU 486parole a sconvolgere, il racconto dell’abbandono, della solitudine, che sembra  essere il motivo ispiratore e dominante di quasi tutte le donne che decidono per l’aborto.

Come funziona la RU486?

Lo schema qui riportato mostra chiaramente il procedimento di azione della pillola abortiva RU486, chiamata negli Stati Uniti “ Kill pill”( sulla scia del famoso film di Quentin Tarantino “ Kill Bill”, che narra la storia di una accanita assassina, la quale però cambia completamente vita non appena scopre di aspettare un bimbo.). La pillola non impedisce il concepimento, non ha cioè una funzione contraccettiva, bensì interviene quando il piccolo già c’è, ha un cuoricino che batte e ha una gran voglia di vivere. RU agisce impedendo la prosecuzione della gravidanza con il togliere il “ nutrimento” del bimbo, che poi viene espulso ormai morto.

Conclusioni: a chi davvero interessa il bene della donna?

Certo non ai partiti, di sicuro non a Elly Schlein e alla sinistra, come si può capire anche dal botta e risposta tra Schlein e Sallusti:

Solo le associazioni di volontariato hanno a cuore il bene della donna, del bimbo non nato, del papà, della famiglia.Solo il Movimento per la vita e il Centro di aiuto alla vita sono sempre dalla parte dei più deboli .

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