Dammi il cuorsguardo_gesù

Tu mi guardi dalla croce
Questa sera mio Signor,
Ed intanto la Tua voce
Mi sussurra: “Dammi il cuor!”

Partendo dal testo di questa canzone che ci ha accompagnato lungo tutta la Quaresima possiamo riflettere sul significato che ha per noi la morte di croce di Gesù. In particolare, la prima strofa inserisce due concetti fondamentali. Il primo è che Cristo ci guarda dalla croce: è così che ci ha amato e ci ama, ci guarda negli occhi anche mentre sta per morire per noi. Il suo sguardo è pura misericordia verso i suoi uccisori e verso il nostro peccato. Il secondo è dar voce a quello sguardo, come se Gesù ci dicesse di donargli il nostro cuore, di credere in Lui, abbandonarsi a Lui. La Sua voce è un sussurro e sta a noi saperla ascoltare; per riuscire a farlo è utile stare nel silenzio del Venerdì Santo.

Il sonno del peccatochiodo_mano

Questo cuore sempre ingrato
Oh, comprenda il Tuo dolor,
E dal sonno del peccato
Lo risvegli, alfin, l’Amor!

Nella preghiera possiamo chiedere di comprendere, almeno in parte, il dolore di Cristo, la sofferenza della salita al Calvario, delle ferite, delle derisioni. Quando siamo nel peccato, siamo in torbidi sonni, non siamo lucidi, non riusciamo a prendere le scelte per il Bene, siamo nelle tenebre. Dio, invece, ci dona luce sui nostri passi e risveglia il nostro cuore con l’Amore.

 

Fa’ ch’io tornimadonna_addolorata

Madre afflitta, tristi giorni
Ho trascorso nell’error;
Madre buona, fa’ ch’io torni
Lacrimando, al Salvator!

Nell’ultima strofa si parla del dolore di Maria, il dolore della Santissima madre nel guardare il proprio figlio morire in croce. Una madre che sa che Gesù non è solo figlio suo, ma che è Figlio di Dio, proprio l’accusa che lo farà crocifiggere. È proprio Maria che, se lo chiediamo, ci porta a Lui. Ci porta, però, se noi “lacrimiamo”, cioè se vi è sincero pentimento del peccato.

Virginia Banfi

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Per ascoltare la canzone: https://youtu.be/JkEcD0Z1aRo