La figura di Padre Giuseppe Ambrosoli, medico missionario comboniano, verrà presentata venerdì 25 maggio  alle 20.45, presso la comunità dei missionari comboniani di Venegono Superiore. 

Ai santi non  piace essere considerati tali e padre Giuseppe Ambrosoli, dichiarato già venerabile santo lo era di sicuro. Chi ha vissuto, lavorato o è stato curato da lui non ne ha il minimo dubbio. Lui miracoli ne faceva davvero; e il suo miracolo più grande è stato certo la sua stessa vita.

Come da sempre il nome della sua famiglia ci fa subito pensare a qualcosa di buono, così per la gente che abitava in una zona remota di quel remoto paese africano che è l’Uganda -dove anche chi scrive ha avuto la fortuna di vivere e lavorare come missionario- p Giuseppe è stata la dolcezza di chi senza rimpianti e con dedizione totale, fino alla fine, dona la vita, la rende a chi è ammalato, e si premura che questa vita continui e cresca perchè questi bambini e questa gente eranogiuseppe ambrosoli uganda tutti diventati figli suoi!

La sua epopea si svolge in un contesto africano della prima ora e poi in uno di guerriglia brutale che di poetico non ha assolutamente niente. In entrambi questi contesti difficili p. Ambrosoli è riuscito a creare dal niente un ospedale e a formare dei professionisti a servizio della vita. Esperienza che non può mancare di toccare quanti, come noi, che la vita ce l’hanno sempre e comunque a cuore!

Il suo libro presentato da Giovanna Ambrosoli, co-autrice,  questo eccezionale percorso di vita ce lo mostra bene: umile, semplice, offriva il proprio aiuto senza mai farlo pesare agli altri. Un “martire” nel vero senso del termine, vero testimone della fede. Grazie p. Giuseppe a te e a quanti che come te mettono la loro vita al servizio degli ultimi trovando, magari perdendola, la propria vita!

 

p Maurizio Balducci