Un ricordo di Carlo Casini e delle sue visite a Varese

Il Presidente onorario del Movimento per la Vita nazionale, On. Carlo Casini, è scomparso all’età di 85 anni. Da sempre strenuo difensore della vita nascente, dei bambini  non nati, della donna, della famiglia naturale,era stato anche deputato del nostro Parlamento e dell’ Europarlamento. Autore di numerosi testi di bioetica, promotore della petizione “ Uno di noi”, in prima linea ovunque e in ogni Carlo Casini e Criscuolooccasione fosse possibile far sentire la voce di chi non ha voce, ha visitato in più di un’occasione la nostra città partecipando alle iniziative del Movimento per la Vita di Varese. Un onore e un privilegio per noi averlo conosciuto e avuto tra gli amici della nostra associazione, alla quale ha sempre dispensato consigli e suggerimenti per ben agire, per costruire la cultura della vita, come diceva:

“Vogliamo contribuire a costruire una cultura della vita e a preparare una seria riforma della 194 che eviti lo scontro tra laici e cattolici e ottenga un consenso dettato dalle ragioni della vita fin dal concepimento e dalla fiducia nel coraggio e nella vera libertà delle madri”.

Ricordo in particolare alcuni momenti, a Roma e qui in città.

A Roma quando andammo in delegazione per essere ricevuti prima da Papa Giovanni Paolo II 

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e poi, in altra occasione , da Papa  Benedetto XVI. Con entrambi i Pontefici  era grande la sintonia che si percepiva, la totale corrispondenza in merito ai valori, esplicitati in modo mirabile nella enciclica Evangelium vitae, dove si parla proprio dell’attività dei Movimenti per la vita.
A Varese, in occasione dell’evento per il referendum sulla procreazione medicalmente assistita “ La vita e la donna nella legge 40” , l’ On. Carlo Casini fu prezioso relatore per noi del Movimento di Varese, nel 2005.Referendum legge 40
Il Presidente, tale per noi era, ci ha insegnato come essere testimoni silenziosi del valore della vita, sempre, dal concepimento al suo spegnersi naturale. Anche di fronte all’indifferenza, talvolta anche all’aggressività, ci ha mostrato come argomentare razionalmente e con pacatezza le ragioni della vita.
Impossibile dimenticarlo, con la speranza di emularlo.